Verstappen torna a fare il Max nel giorno dello sprofondo rosso

Ferrari, dopo la doppia eliminazione in Q2, il doppio ritiro. Monte Carlo è lontana. Per l'olandese a Montreal vittoria n°60

Verstappen torna a fare il Max nel giorno dello sprofondo rosso
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La domenica nera delle Rosse. La grande illusione della Scuderia è durata due settimane, da Monaco a Montreal il mondo della Ferrari si è capovolto. Leclerc e Sainz non riescono neppure a concludere la gara, un doppio ritiro che non si vedeva dalla gara di Baku del 2022. Leclerc ha combattuto finché ha potuto con un motore che non spingeva abbastanza, facendogli perdere un secondo a giro, ha addirittura tentato di giocare il jolly montando gomme da asciutto con grande anticipo su tutti gli altri, naufragando definitivamente all'ultimo posto, prima di tornare definitivamente ai box al 43° giro. La gara di Sainz, sempre fuori dalla zona punti, si è chiusa una decina di giri dopo quando Carlos ha perso la sua Ferrari su un cordolo eliminando anche il povero Albon. Un weekend disastroso proprio su una pista dove gli sviluppi portati a Imola avrebbero dovuto dare i frutti maggiori. Invece, fin dalle qualifiche di sabato, la Ferrari è sparita dalla scena. La cosa preoccupante è che sia successo tutto senza un motivo chiaro. Improvvisamente si torna all'epoca del dobbiamo capire che aveva trasformato Binotto in un personaggio di Crozza.

L'illusione di ritrovarsi con il campionato riaperto e la Red Bull in crisi è durata pochissimo. Max Verstappen ha dovuto cambiare un motore, lasciare la pole a Russell nonostante avesse ottenuto lo stesso tempo al millesimo, ma alla fine ha chiuso davanti a tutti per la sesta volta quest'anno, la terza volta di fila sulla pista dedicata a Gilles Villeneuve, la n°60 in carriera. Max anche questa volta ci ha aggiunto molto di suo. Ma in una domenica in cui in tanti hanno provato a buttarlo giù dal trono, lui è stato l'unico a non sbagliare nulla. È stata una gara folle, tra pioggia e sole, con un paio di Safety Car e tante lotte ravvicinate. Il peccato più grande probabilmente è stato quello commesso da Norris che era in testa nel momento in cui è entrata in pista la prima Safety Car, ma non ne ha approfittato per rientrare subito ai box al contrario di tutti quelli che lo seguivano. «La Safety mi aveva aiutato a Miami, qui direi di no», ha ammesso Lando che ha poi sfiorato il colpaccio ritardando di due giri il passaggio alle gomme da asciutto per recuperare su Max. Per un niente non ce l'ha fatta.

Alla fine ha dovuto accontentarsi del secondo posto, davanti alla Mercedes di Russell che alla fine ce l'ha fatta a restare davanti a Hamilton che si è dovuto accontentare del giro veloce. Neppure un podio dell'uomo del futuro ha addolcito la domenica più amara della Ferrari di quest'anno.

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