In viaggio nel tempo alle origini del primo Suv

Dagli albori negli Usa con la Chevrolet Suburban passando per Jeep Wagoneer e Range Rover

In viaggio nel tempo alle origini del primo Suv
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Le strade d'Italia, d'Europa e del mondo intero sono invase dai SUV. Acronimo di Sport Utility Vehicle, questi giganti a quattro ruote brillano per la loro capacità di assorbire il meglio dalle altre vetture. Sfoggiano la comodità di una classica berlina, spesso vantano la capacità di carico di una station wagon e, talvolta, viaggiano su percorsi non battuti come degli arditi fuoristrada. Forse è proprio questa la chiave del loro successo: una trasversalità che ha permesso di registrare ben 12 milioni di immatricolazioni nel globo, nel corso dello scorso anno. Un risultato notevole, di sicuro impatto per una branca di automobili che fino a una trentina di anni fa praticamente non esisteva. Ma è davvero così? In molti si chiedono quali siano le origini della specie dei SUV. Bisogna andare a ritroso nel tempo per riscontrare un embrione utile, infatti negli Stati Uniti vantano di aver portato in scena il primo veicolo di questa categoria già nel 1936, grazie alla Chevrolet Suburban, ma probabilmente questo mezzo è stato soltanto un ottimo tentativo di dar vita a un veicolo versatile. Scorrendo poi con la linea del tempo, planiamo a a cavallo tra gli anni '60 e '70 del secolo scorso per impattare in un paio di modelli che rivendicano di essere stati i primi SUV della storia: Jeep Wagoneer e Range Rover di Land Rover.

Suv

Fra i due è nato un duello rusticano, nel quale nessuno ne è uscito con una vittoria lampante. Cronologicamente l'americana ha introdotto un concetto di SUV «moderno», perché utilizzando lo schema a ruote alte ha aggiunto spazio e comfort a un fuoristrada come mai prima di allora, tuttavia quando nel 1970 l'inglese ha tolto il velo debuttando in società, in un baleno ha cancellato la Wagoneer, più grezza e meno raffinata, inaugurando un nuovo segmento di mercato. La Range Rover fa breccia in una società rampante, che ama le vacanze più esclusive. La britannica diviene status symbol della «Milano da bere» e ottiene le copertine delle riviste più glamour. L'esempio della favorita di sua Maestà, la regina Elisabetta II, verrà ricalcato dalla tedesca Mercedes-Benz Classe G, nel 1979. Negli anni '80 si affacciano con alterne fortune le varie Lada Niva e Matro Rancho, ma il cambio di passo si ottiene grazie a Toyota con la Land Cruiser prima e con il RAV4 poi. Quest'ultima apre alla vera moda dei SUV moderni, costruiti su scocca portante, che deflagrerà verso la fine del secolo con le riuscite BMW X5, Mercedes-Benz ML e Lexus RX, pioniere della causa.

Da quel momento in poi, tutti quanti i costruttori di auto cercheranno di giocare la propria partita, sfornando SUV di tutte le taglie. Oggi si possono acquistare sul mercato Sport Utility Vehicle dalle dimensioni compatte di una citycar, come la Suzuki Ignis, o di un'utilitaria come la Citroen C3 Aircross. Insomma, ce ne sono per tutti i gusti.

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