«Voglio essere io l'antivirus» aveva dichiarato in un'intervista su queste pagine alla vigilia del primo match post-lockdown poi vinto in estrema scioltezza. Stavolta Guido Vianello (score di 7-0, 7 vittorie per ko) non ha potuto far altro che accettare il verdetto e oggi, per la precisione nella notte italiana tra martedì e mercoledì, non potrà salire sul ring dell'MGM di Las Vegas per il suo ottavo incontro da professionista: infatti, il suo avversario, il nigeriano Kingsley Ibeh (5v 1s), è risultato positivo al Covid-19. Dunque, per ovvie ragioni il suo match è stato annullato.
«L'unico rimedio per combattere questo anno così difficile scrive sui social Vianello - è rimanere con il pensiero positivo. È inutile stressarsi per le cose che non dipendono da noi. Sono in una forma fisica e tecnica fantastica, forse mai avuta prima d'ora e per questo rimango convinto e fiducioso del percorso intrapreso qui negli Usa. Rientrerò a breve in Italia, mia nipote sta crescendo in fretta! Zio Guido deve portarle un bel regalo. Ma ho già la testa alla preparazione per i prossimi incontri».
E pensare che era stato proprio Vianello il primo pro italiano a riaprire ufficialmente lo sport azzurro dopo il lockdown il 9 giugno scorso. Quel giorno il 26enne peso massimo romano, che era salito sul quadrato con la bandiera italiana e la consueta maschera del Gladiatore, aveva messo ko al primo round l'americano Don Haynesworth. Una vittoria lampo arrivata dopo aver rispettato tutte le misure anti-Covid: un tampone, tre controlli della febbre ogni giorno, quarantena nella camera d'albergo dell'MGM che ha ospitato gli ultimi grandi match.
Nella riunione organizzata di oggi, invece, Guido Vianello in uno dei sottoclou avrebbe dovuto affrontare in realtà il designato ed imbattuto Danny Kelly (10 vittorie), il quale però ha deciso bene di dare forfait quarantotto ore prima dell'incontro. A quel punto, sono state ore frenetiche ma la Top Rank è riuscita a rimpiazzare Kelly con il nigeriano Ibeh, detto anche Black Lion, un colosso di 106 kg con uno stile totalmente diverso rispetto a Kelly e con tutt'altro curriculum.
Già perché questo nigeriano trapiantato in Arizona fino al 2015 giocava a football americano e ha esordito da professionista soltanto nell'estate del 2019. Ibeh avrebbe disputato il suo terzo match in meno di un mese. Ma poi è arrivato l'avversario più invisibile: il Covid-19. E al nostro Vianello, che nel frattempo tornerà a Roma, non resta che aspettare.
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