La Wada accusa pesantemente la Russia: "Fu doping di Stato"

La Wada ha accusato pesantemente la Russia di aver manipolato i test antidoping durante le Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014

La Wada accusa pesantemente la Russia: "Fu doping di Stato"

La Wada, acronimo di Word Anti-Doping Agency, lancia una pesante accusa alla Federazione russa e con un report di ben 74 pagine che è stato presentato oggi in Canada, a Toronto. L'agenzia mondiale antidoping ha puntato il dito contro i russi e ha reso pubblico il sistema per ripulire i casi di positività dei propri atleti impegnati nelle Olimpiadi invernali di casa, a Sochi 2014. Il metodo, che passava attraverso il ministro dello sport russo, aveva il nome di "Scomparsa della positività" e questo caso potrebbe estromettere la Russia dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro, che prenderanno il via tra 18 giorni.

La Wada, ha lanciato un'accusa pesantissima alla Russia e al suo laboratorio antidoping, con sede a Mosca, visto che sono stati coperti diversi gli atleti di nazionalità russa risultati positivi durante i giochi Olimpici invernali. L'agenzia antidoping ha dunque presentato questo report dettagliato, realizzato da una Commissione indipendente guidata da un professore di diritto sportivo canadese: Richard McLaren. Per la Wada, dunque, il ministro dello sport dirigeva la manipolazione delle provette con l'assistenza dei servizi segreti, mentre il laboratorio antidoping di Mosca lavorava alle dirette dipendenze del governo.

Sempre secondo il report i test positivi, in ogni disciplina, venivano passati al viceministro dello sport che poi decideva chi coprire. Un'accusa che di certo fa crescere la tensione in vista dei giochi di Rio che partiranno il prossimo 5 agosto.

Intanto il presidente del Comitato olimpico russo Alexander Zhukov si è detto soddisfatto che la Wada non ha fatto alcuna richiesta nei confronti del Cio per prendere provvedimenti dopo le accuse di doping di stato ai Giochi Olimpici invernali di Sochi 2014.

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