Wimbledon: Williams e Sharapova in semifinale

La Williams supera in tre set la Azarenka e se la vedrà con la russa, l'altra sfida tra Radwanska e Muguruza

Sharapova fuori con la Kerber
Sharapova fuori con la Kerber

“Il mio idolo? Beh, posso dire Serena Williams: era la numero uno quando avevo 10 anni, lo è ancora oggi”. Garbine Muguruza è una graziosa e simpatica tennista spagnola che a Wimbledon ha raggiunto con il sorriso le semifinali dopo aver fatto fuori la svizzera Bacsinszky. Ma la notizia è che Garbine oggi di anni ne ha 22 e questo insomma spiega il fatto che ieri, sul Campo Centrale, si sia consumato quasi un evento. Serena Williams, che invece di anni tra poco ne compie 34, era infatti ancora sulla strada del possibile Grande Slam (deve vincere qui e a New York peraltro), ma davanti a sé aveva l’ingrato compito di fermare la resurrezione di Victoria Azarenka, tennista bielorussa di grande talento che dopo aver vinto due Australian Open si è trovata nel mezzo di una tempestosa rottura con un fidanzato cappellone – il rapper Redfuss -, ma di più infortunata alla gamba sinistra con lungodegenza. Da lì alla depressione è stato un passo, dalla quale Vika è riemersa grazie alla pittura, arte insegnatale dalla madre artista. Capirete insomma che per Serenona le cose non fossero così facili, ed infatti alla fine del primo set la Williams era sotto, in una giornata in cui il torneo era disperatamente a caccia di sorprese. Djokovic, per esempio, era stato costretto al quinto set dopo l’oscurità di lunedì contro Bum Bum Anderson, ma alla fine se l’è cavata 7-5 nel match “più difficile della mia carriera”.

E la Sharapova intanto aveva fatto fuori Coco Vandeweghe, ma in tre set. Così non restava che attendere Serena e soprattutto Vika, la quale sembrava pronta per il grande ritorno, mentre la Williams sballottata di qua e di là sembrava non venire a capo del suo fisico. Il tennis però non è mai quello che sembra e così la numero uno (e per distacco, visto che se vincerà il torneo lunedì avrà più del doppio dei punti della numero 2) alla fine sudando, urlando e soffrendo ritrovava il suo gioco per rimettere i sogni a posto: “Ne ho passate tante qui a Wimbledon quest’anno ma sono ancora viva. Adesso Maria: sarà battaglia”. Ora sarà un’altra battaglia contro la solita Maria, mentre dall’altra parte del tabellone il posto in finale – contro la Radwanska – se lo giocherà appunto la simpatica Garbine. Perché, dopotutto e nonostante Serena, c’è un nuovo che avanza.

RISULTATI. Quarti donne: Sharapova b. Vandeweghe 6-3, 6-7, 6-2; S. Williams b. Azarenka 3-6, 6-2, 6-3; Muguruza b.

Bacsinszky 7-5, 6-3; Radwanska b. Keys 7-6, 3-6, 6-3. Quarti uomini: Djokovic b. Anderson 6-7, 6-7, 6-1, 6-4, 7-5. Domani quarti uomini (dalle 14, diretta Sky Sport): Federer-Simon, Wawrinka-Gasquet, Murray-Pospisil, Djokovic-Cilic.

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