Era scritto nelle stelle: monsieur Barbablù che fa rima con Giroud doveva lasciare il segno. C'era il precedente che prudeva sul piede del francese. Il Milan-Napoli dell'andata che costò l'annullamento al gol di Kessie: Juan Jesus e l'Olivier a terra in mezzo all'area e l'arbitro che dice: fuorigioco, Giroud hai sbagliato, non dovevi muoverti. Finì con una risata incredula del giocatore e il Milan spedito alla sconfitta. Stavolta il fiuto del centravanti d'area lo ha indirizzato al colpo fatale e al posizionamento millimetrico per non farsi ripescare. Koulibaly che ci casca, Giroud che torna ad essere l'uomo dei gol che contano nelle partite che contano. Lo aveva detto Jean Pierre Papin, vecchio cuore rossonero: lui non sbaglia sfide come queste. Serata di gala e giocate da roulette russa. Tutto o niente. Koulibaly sapeva che il francese se la giocava con la storia di questa stagione nella quale ha segnato sempre a San Siro. Non ha usato mezze misure andando a sbregargli perfin la gamba con i tacchetti. E lui, di quella gamba, ha messo il piede da gol per restituire lo sgarbo. Sono stati attimi di zoppia, poi l'airone francese ha ripreso a svolazzare nel mezzo area. Ed ecco sbancata la maledizione e rinfrancata la tradizione che gli vede segnare reti pesanti. Le due all'Inter, nel derby di campionato, hanno fatto storia ed anche la classifica. In campionato il conto porta a 8 gol in poco meno di 1200 minuti giocati e alla settima partita consecutiva da titolare.
Giroud aveva già segnato al Napoli, ma con la maglia dell'Arsenal. Le reti in rosso e nero sembrano fiches puntate sulla roulette- scudetto. Stavolta ha segnato appena in tempo: poi lo ha tradito un colpo di tacco. Nello stadio di Maradona meglio essere corazziere che giocoliere.
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