Zion Williamson è pronto a sbarcare nella Nba

Il giovane diciottenne, indicato come il futuro della pallacanestro a stelle e strisce, sarà sicuramente la prima scelta al draft

Zion Williamson è pronto a sbarcare nella Nba

Zion Williamson, giovane ala 18enne proveniente da Duke, ha deciso di dichiararsi eleggibile per il draft Nba 2019. La notizia, abbastanza scontata dato il crescente interesse che aleggia da tempo attorno al baby fenomeno, fa sognare squadre e tifosi. Ritenuto da molti addetti ai lavori come l’erede di LeBron James o di Charles Barkley, date le caratteristiche, sarà scelto, con ogni probabilità, alla prima chiamata.

Due metri per quasi centotrenta chili, dotato di una esplosività che già alla high school aveva catalizzato l’attenzione di tutti gli scout americani, ha chiuso la prima e unica stagione alla Duke University con 22.6 punti di media (tirando con il 68% dal campo), 8.9 rimbalzi, oltre 2 stoppate e 2 recuperi a partita. Numeri unici che hanno permesso ai “giovani” Blue Devil di arrivare ad un passo dalla Final Four, perdendo di misura contro Michigan State, compagine che ha goduto dell’esperienza dei sui giocatori.

Nel suo unico anno di college basket, alla corte di Coach K, ha stupito come mai nessuno prima, collezionando ogni premio individuale possibile; rookie dell’anno, giocatore dell’anno, il titolo di Most Valuable Player (MVP) e tantissimi altri, venendo, inoltre, inserito sia nel primo quintetto All-Conference che in quello All-American.

Nonostante le statistiche individuali impressionanti, durante la stagione si è dimostrato un vero uomo squadra. L’infortunio patito per “colpa” di una scarpa (il titolo della Nike ne ha risentito in borsa dopo quell’episodio) aveva scatenato un dibattito per tutta l’America circa la possibilità di fermarsi e “preservarsi” per la Nba, ma Zion tre settimane dopo era di nuovo sul parquet a guidare la sua Duke con prestazioni ancora migliori.

Difficile, anzi impensabile, dire se sarà forte e dominante come le leggende del passato, se ne riparlerà a

fine carriera; al momento, l’unica cosa certa è che la squadra che vincerà la lottery (New York è la favorita) avrà tra le mani un giocatore che permetterà di gettare le fondamenta per la conquista dell’anello. E non è poco.

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