Lo stadio all'ippodromo Il "dribbling" del Milan fa impazzire Verdi e Pd

L'accordo Comune-Regione può evitare l'aula. E il sindaco si è già espresso a favore del piano

Lo stadio all'ippodromo Il "dribbling" del Milan fa impazzire Verdi e Pd

Un accordo di programma tra Regione, Comune e Milan per concedere una variante e bypassare i vincoli paesaggistici che potrebbero escludere uno stadio sull'area dell'ippodromo La Maura. É la via che dovrebbero percorrere enti e club per accelerare il progetto rossonero sui terreni del Parco Sud. Anche se la prima parola, se e quando arriverà davvero un progetto sul tavolo, spetterà proprio all'ente Parco Agricolo Sud, dove la governance sta passando da Città metropolitana a Regione dopo una modifica approvata lo scorso dicembre dall'aula dal Pirellone. In teoria il gestore potrebbe persino varare il piano senza richiedere varianti. Se si arriverà all'Accordo di programma, secondo chi sta studiando la pratica, un voto del Consiglio comunale potrebbe «non essere necessario». E l'ipotesi sta già facendo impazzire ambientalisti e dem, che dopo la guerra contro lo stadio bis a San Siro (che avrebbe demolito forse il Meazza) hanno spostato subito il mirino su La Maura. Beppe Sala invece ha ammesso giorni fa che il progetto non gli dispiace, «il Milan vorrebbe portare lì anche la sede, il settore femminile e giovanile, potrebbe funzionare e piacere». Ma sull'agendo rossonera ci sarebbero anche altre aree intorno a san Siro, come ha spiegato ieri sera Gerry Ccardinale durante il «Business of football summit» organizzato dal Financial Times: «Il Milan punta ad uno stadio da solo- ha spiegato- e sarà una infrastruttura di livello mondiale».

Una «colata di cemento sul verde? Non se ne parla neanche - tuona il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi -. Il Comune dica subito no a questa follia, quale che sia lo strumento scelto». Con altri consiglieri «abbiamo preparato una mozione. Fare uno stadio li è contro il programma con cui abbiamo vinto le elezioni, il Pgt, il Piano Aria Clima». Il suo finale è semplice: «Si ristrutturi il Meazza e le squadre smettano di fare i capricci». Non fosse che da anni i club hanno scartato l'ipotesi e anche l'Inter potrebbe traslocare a Rozzano. Enrico Fedrighini (Lista Sala) ha promosso ieri sera un'assemblea pubblica in via Lampugnano, non lontano dall'ippodromo. Se la giunta Sala avvallasse l'accordo di programma senza chiedere l'autorizzazione all'aula «sarebbe gravissimo - dice -. Il sindaco dovrebbe farsi carico del via libera ad uno stadio privato da 70mila posti con parcheggi e infrastrutture annesse, stravolgendo la funzione ambientale del Parco Sud? Altro che Forestami e greenwashing». Evitare l'aula «sarebbe una follia urbanistica. La destinazione d'uso dell'area è sportiva ma oggi c'è un impianto con 400 posti a sedere, uno stadio da 70mila stravolgerebbero l'intero indotto agricolo, parco di Trenno, Boscoincittà. La stanno facendo troppo facile. Se il piano andrà rimetteremo in pista un coordinamento pronto a bloccare tutto, un fronte aperto durissimo». I consiglieri Pd Alessandro Giungi e Natascia Tosoni e la presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi si uniscono: «Impossibile trovare luogo meno indicato, La transizione ecologica si dimostra con i fatti, e nelle sedi istituzionali faremo valere la nostra totale contrarietà alla colata di cemento». Contro anche Marco Fumagalli (Milano in Salute), i Pd Rosario Pantaleo e Luca Costamagna. Un assist al Milan e «alla maggioranza che rischia di esplodere» arriva dal capogruppo Fi Alessandro De Chirico che lancia un'idea: «L'area di Porto di Mare sarebbe compatibile, l'assessore all'Urbanistica Tancredi mi ha risposto che è tecnicamente idonea a ospitare uno stadio».

Fronte Inter, il club ha un piano b a Rozzano e anche se il sindaco Giovanni Ferretti De Luca non ha avuto per ora «contatti di nessun tipo con il club e, per quello che so, nemmeno i proprietari dell'area interessata (la famiglia Cabassi, ndr.) - commenta -, se dovessi ricevere una proposta in tal senso sarei molto disponibile a parlarne.

L'area è stata adottata all'interno del Pgt prevedendo volumetrie che soddisfano assolutamente il progetto di uno stadio. Burocraticamente parlando, sarebbe tutto molto veloce». Apre le porte anche ai cugini: «Sono tifoso dell'Inter e sarei ben felice di averli qui ma lavoro per la città, quindi anche il Milan sarebbe il benvenuto».

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