Questa Finanziaria l'ha descritta e sintetizzata bene Giulio Tremonti: non toglie praticamente nulla ai ricchi (fa loro poco meno di un baffo), si abbatte come una mannaia sul ceto medio e, in certi casi, gli toglie la pelle, non dà un bel fico secco ai poveri anzi, se niente c'è, toglie un po' anche a loro. Non c'è male: è una Finanziaria che è tutta matassa e nulla bandolo. A meno che il bandolo non sia mettere insieme quella matassa di persone, partiti, partitini, corporazioni e comunisti vari che compongono questo governo.
Prendiamo un esempio, fresco fresco. La tassa di soggiorno che (pensavano loro) di soppiatto hanno reintrodotto ieri con un emendamento. A volte viene da pensare che ci piglino tutti per scemi.
L'hanno chiamata tassa di scopo. Nella realtà si abbatterà su ogni turista che abbia la malaugurata idea di passare qualche giorno di vacanza o di lavoro (poco conta) in qualche struttura recettiva (almeno di nome) del nostro Paese. Di che si tratta? Presto detto: ogni comune potrà applicare una tassa da due a cinque euro al giorno per ogni turista che si rechi in albergo, pensioni, camping e quant'altro. Facciamo due conti. Una famiglia media, moglie, marito e due figli. Inconsapevolmente la famigliola si reca in vacanza e va in albergo per dieci giorni. Vogliamo prendere un comune medio che applicherà tre euro e mezzo al giorno. La famigliola dovrà sborsare centoquaranta euro. Se la tassa fosse di cinque euro, cosa non improbabile, la medesima famigliola dovrebbe sborsare duecento euro. Se stesse un mese dovrebbe rinunciare o alla colazione, o al pranzo, o alla cena perché altrimenti i conti non tornerebbero. Ora, tornando a Tremonti, è ovvio che questa tassa ai ricchi fa il succitato baffo. Viceversa per una famiglia appartenente al ceto medio o basso questa tassa costituisce una stangata. Ora o i membri del governo sono sempre andati in vacanza ospiti di zie, suocere, parenti fino al terzo o al quarto livello oppure sono fuori dal mondo. Hanno venduto come aiuto ai poveri delle riduzioni di tasse che a difficoltà raggiungono i cento euro l'anno e glieli tolgono in una botta sola durante le vacanze.
Francamente è molto difficile, ormai, raccapezzarsi in tutto quello che sta facendo questo governo in questa Finanziaria ma sinteticamente si può dire che l'ideologia sottostante è quella della mungitura costante, svergognata e progressiva. E meno male che il ministro Rutelli ha fatto un tavolo per il lancio del turismo. In realtà ha favorito solo il falegname che ha costruito il tavolo perché il turismo esce da questa Finanziaria come il famoso pugile Arcari usciva da un incontro di boxe. Anche lui, come il contribuente italiano, era un grande incassatore ma poi alla fine si reggeva a difficoltà sulle gambe. Speriamo che Francesco Rutelli dopo questa gabella di stampo medioevale per chi varca le porte degli alberghi, dei camping e dei residence non ci ammorbi ulteriormente con le dichiarazioni di favorire il turismo in Italia perché avrebbero la stessa credibilità di un medico che curando un malato di fegato gli propinasse delle salsicce.
Non sappiamo francamente prendere sul serio questa gente, mentre, purtroppo, ci tocca prendere sul serio le condizioni del contribuente italiano e di alcuni comparti produttivi dell'economia italiana. Questi signori scherzano con il fuoco perché stanno facendo di tutto per non agganciare quei segnali di ripresa che l'economia italiana sta mostrando.
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