Multa selvaggia nella cerchia dei Bastioni. Da ieri sono arrivate le nuove tariffe per la sosta a pagamento, 2 euro l’ora invece di 1,50. Cogliendo di sorpresa automobilisti, vigili, ausiliari della sosta e i rivenditori dei tagliandi. Impossibile per l’intera giornata sapere se la validità dei rincari fosse immediata o se ci fosse ancora qualche giorno per adeguarsi alle nuove tariffe. Un rebus con un’unica certezza: per chi sbagliava, le sanzioni scattavano inesorabili. I venditori ambulanti con le pettorine arancioni ieri hanno continuato imperterriti a vendere i vecchi gratta e sosta da 1,50 euro per tutta la giornata. Rispondendo a chi chiedeva spiegazioni che quelli nuovi sarebbero partiti da lunedì. Tant’è che dietro la quasi totalità dei parabrezza delle auto comparivano i vecchi tagliandi, in barba a quello che diceva espressamente la segnaletica. Chiedendo agli ausiliari della sosta, però, la risposta è opposta: «Dove ci sono i cartelli vecchi si possono ancora usare i tagliandi da 1,50 euro, ma dove sono stati posizionati quelli nuovi occorre usare quelli da 2 euro, altrimenti mettiamo la multa». E anche i vigili, che stazionano tra piazza Duomo e via Larga, la pensano così: «Noi ci atteniamo ai cartelli, se il tagliando non è adeguato alla segnaletica è nostro dovere fare la sanzione».
Ad aggravare la situazione il fatto che su molti cartelli (non su tutti) è indicato che occorre pagare anche nella fascia serale, tra le 19 e le 24. Per tagliare la testa al toro, non resta che recarsi all’Atm point di piazza Duomo, cui compete di dare tutte le informazioni del caso. «Noi non lo sappiamo - risponde l’addetto dalla sua postazione -. Faccia come c’è scritto sul cartello, altrimenti le mettono la multa. E vero, secondo la circolare che ci hanno mandato le nuove tariffe dovrebbero partire da lunedì prossimo, ma non si sa mai...». Telefonando direttamente all’assessore comunale alla Mobilità, Edoardo Croci, che ha preso la decisione di ritoccare le tariffe, e chiedendogli da quando partiranno, ci si sente rispondere: «Non lo so. Chieda all’Atm».
A quel punto non resta che fare un piccolo sondaggio tra i tabaccai e le edicole. Il primo tabaccaio rifila un gratta e sosta da 1,50 euro senza fiatare. A chi gli obietta che in realtà sui cartelli c’è scritto che la tariffa è di 2 euro, il cassiere tira fuori un tagliando di quel valore e chiude la conversazione: «Non ho tempo per discutere. Faccia come vuole, se poi si prende una multa è peggio per lei». Il secondo inizia a snocciolare una serie di maledizioni. «E pensare che ho appena comprato un pacco di vecchi tagliandi che in tutto mi sono costati 2.300 euro. E adesso che cosa ne faccio?». Un altro si lamenta: «Con tutti questi rincari vogliono solo tagliare le gambe a noi commercianti. La gente è troppo tartassata, la sera non verrà più a cenare in centro».
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