Caro Cervi, ti ringrazio per il complimento (per te sono meglio di un teologo di curia: non sempre ma spesso sì) e, pur comprendendo la preoccupazione del lettore Pignataro, continuo a pensarla come te. Fejtö ai miei occhi si è abbondantemente riscattato con lo splendido libro Requiem per un impero defunto che descrive (unico, che io sappia) laccanimento viscerale dei vincitori contro lAustria a fine Grande Guerra. Anche George Orwell era un anticattolico viscerale, ma il suo 1984 pareggia il conto ai miei occhi. Lo stesso vale per Arthur Koestler, che difese la Chiesa sul processo di Galileo. Gli anticattolici onesti sono rari: spero che Dio li abbia in gloria. Per quanto riguarda la grande e tragica figura del cardinale Mindszenty, dico che sarebbe lora di beatificarlo, anche se, da giovane parroco e in ben altro contesto storico, se la prese - a parole - con gli ebrei. Se lantigiudaismo (non antisemitismo, ben diverso) dovesse diventare un obstat, la Chiesa dovrebbe tirar giù dagli altari tre quarti dei suoi Santi e Beati.
Permettimi qui di ricordare, infine, che il grande attore premio Oscar sir Alec Guinness si convertì al cattolicesimo proprio a causa (a furia di) avere impersonato Mindszenty nel film Il prigioniero del 1955 (un anno avanti la grande rivolta anticomunista ungherese), film non a caso bandito dai festival di Cannes e Venezia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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