la stanza di Mario CerviQuei teppisti che vogliono far tornare l'Italia un Paese agricolo

Caro Cervi, i teppisti che hanno fatto un paio di milioni di danni durante l'ultima manifestazione (pacifica) a Roma, non andavano carcerati (tanto si sapeva che i giudici li avrebbero messi quasi subito in libertà): bastava chiedere loro di pagare i danni. Purtroppo è sempre il povero Pantalone che paga le spese. Al contrario, nel nostro Paese vanno carcerati i parlamentari che da sinistra vanno a destra, mentre quelli che fanno il viaggio in direzione opposta sono eroi mossi dai più alti ideali.
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Caro Testi, i teppisti fermati a Roma per i vandalismi hanno negato ogni responsabilità e sono stati scarcerati. Ho fortissimi dubbi sulla loro estraneità alle violenze,ma essendo dalla magistratura ritenuto che non fosse provato il teppismo anche l'ipotesi d'un risarcimento per i danni è caduta. Un'ennesima sconfitta per la legge e per i cittadini abituati a rispettarla. Tutto questo avvilisce i tanti italiani che in piazza ci vanno per passeggiare e non per sfogare le loro rabbie. Quasi più dei disordini mi ha tuttavia scoraggiato la puntata di Servizio pubblico in cui si sono esibiti i No Tav, visibilmente compiaciuti per i sabotaggi contro i cantieri, sabotaggi giustificati, secondo loro, dall'inutilità dell'opera. Quasi non sapessero che analoghi veti, analoghe manifestazioni, analoghe minacce sono stati opposti a centinaia d'altre opere pubbliche. L'ideale di questi rivoluzionarietti de no'antri è un'Italia restituita a una condizione agricola, annaspante tra il vociare di demagoghi incapaci di qualsiasi realizzazione concreta. L'arroganza con cui i No Tav o altri ospiti di Santoro riproponevano vetusti e fallimentari slogan era pari soltanto alla loro ignoranza.

Si è invocata, con piglio di sinistra, la casa per tutti, dimenticando che quell'obbiettivo è stato in Italia -dove se ben ricordo l'80 per cento delle famiglie abita in una casa di proporietà- quasi interamente realizzato. dai moderati, mentre nei regimi rossi imperversavano le spaventose coabitazioni. I comizianti che da Santoro trovano accoglienza ripetano declamazioni stantie, ma almeno diano loro una rinfrescata.

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