da New York
Hollywood soffre di nostalgia. E non è solo la Cinecittà californiana a sospirare per quei dorati anni Ottanta in cui il cinema americano aveva messo in vetrina le prime grandi avventure di Lucas e Spielberg. Adesso sono i baby boomers, all'alba del loro sessantesimo anno, ad avere nostalgia per i film della loro giovinezza. Ed ecco che il menu delle grandi case di produzione di Hollywood prevede, per i prossimi mesi di cartellone, almeno 92 seguiti, rifacimenti e adattamenti di vecchi film di successo.
Attesissimo, adesso è il ritorno il 22 maggio del quarto episodio di Indiana Jones, stavolta intitolato Il regno del teschio di cristallo. A 65 anni Harrison Ford si è infilato nuovamente il cappello da archeologo facendosi guidare, tra effetti speciali e azioni spericolate, dal vecchio amico Steven Spielberg. «È stata la miglior produzione della mia carriera - ha spiegato Ford a Hollywood.com -. Lavorare con Steven è stato un grande divertimento. Ricomincerei domani».
C'è chi si è subito chiesto se Ford fosse un po' troppo avanti con gli anni per fare nuovamente i salti mortali di uno dei più popolari eroi del cinema d'azione. Ma il critico Joanne Hunkel, sul sito Film.com, è stata tra i primi a dirsi convinto che i vecchi fan di Indiana Jones saranno pronti a correre ai botteghini, insieme ai nuovi teenager.
Il regno del cranio di cristallo (nascosto tra le rovine di un tempio del Belize) è ambientato nel 1957, quasi vent'anni dopo i primi tre episodi. Il nuovo capitolo di Indiana Jones ha come protagonisti anche Sean Connery, ancora nei panni del vecchio padre dell'archeologo, Cate Blanchett, Karen Allen (la compagna di Indiana Jones nel primo episodio) e il giovanissimo Shia LaBeouf. C'è chi sostiene che la nuova puntata di Indiana Jones abbia a che fare con un arrivo extraterrestre: era da anni che Spielberg ripensava a un seguito del suo adorabile E.T., e i primi poster del nuovo film potrebbero rivelare, secondo alcuni siti Internet, la presenza di piccole creature di altri mondi.
Ma il copione funzionerà? «Ne sono sicura. Indiana Jones - ha scritto il critico di Film.com, - fa parte della nostra cultura pop e della mitologia americana, al pari di James Bond e di Guerre stellari». Guarda caso, George Lucas, produttore del film di Harrison Ford con Steven Spielberg, torna a proporre un nuovo episodio della celebre saga galattica. Intitolato The Clone Wars, uscirà nelle sale americane il 15 agosto, in formato cartoon, seguito in autunno da una serie televisiva suddivisa in trenta episodi. Nel cartoon verranno inseriti pezzi di film e incredibili effetti computerizzati, riportando in vita Anakin Skywalker, Obi Wan, Padme Amidala e un nuovo personaggio, Ahsoka, il primo Jedi femminile. «Avevo ancora tante storie da raccontare - ha spiegato Spielberg, - e stavolta volevo farlo con un cartone animato, usando nuovissime tecnologie». «Certo, ci sarà qualche appassionato contrario al ripescaggio dei vecchi eroi» ha aggiunto Lucas alla rivista Vanity Fair - ma sono convinto che ci sia sempre posto per il remake di vecchi film di successo. Basta pensare ad American Graffiti».
Altri remake spunteranno nelle sale americane nei prossimi mesi: dopo il fortunatissimo Rocky Balboa, che ha avuto un successo inaspettato ai botteghini nel 2006, e dopo John Rambo, ultimo episodio della serie, Sylvester Stallone sta adesso preparando The Dam, seguito del giallo dazione Cliffhanger, che aveva incassato nel 1993 più di 260 milioni di dollari.
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