Lo stile per i più giovani che dà i numeri (record)

Lo stile per i più giovani che dà i numeri (record)

Noi speriamo che ce la caviamo dicono all'unisono i bambini che debbono fare i conti con i no e con le preoccupazioni dei genitori. Passati i tempi in cui ai pargoli non si negava nulla, si guarda solo all'indispensabile. E non è più sufficiente che magliette e pantaloni costino poco, perché anche quel poco è significativo in un bilancio familiare che si assottiglia sempre di più. «Sul settore moda-bambino ci sono luci e ombre» dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine alla vigilia dell'apertura della 76esima edizione di Pitti Bimbo che da oggi al 19 gennaio presenta negli spazi della Fortezza da Basso le nuove collezioni.
«Le luci le vediamo sia sotto il profilo fieristico sia sotto quello delle cifre relative all'export» spiega Napoleone precisando che con 470 collezioni di cui 177 provenienti dall'estero e circa 10 mila visitatori attesi la manifestazione si conferma il punto di riferimento più importante nel mondo per il childrenswear mentre per quanto concerne i dati relativi all'anno appena concluso, l'export cresce del +4,9%. Buone nuove quindi se si considera che sui 2.618 milioni di euro di fatturato con un calo di 1,1 per cento rispetto all'anno prima, 870 vengono realizzati con l'estero. Le ombre riguardano invece la contrazione delle importazioni per un -8,2% che significa debolezza del mercato interno e ridotta propensione agli acquisti da parte del pubblico. Del resto i consumi anche nel 2012 fanno segnare un -3,6%, segno che la crisi generale non va per il sottile e non risparmia nessuno, neppure le spese per i neonati. «Realisticamente ci attendiamo un buon afflusso di compratori stranieri e una riduzione dei buyer italiani» conclude Napoleone anche se ogni previsione può essere smentita. Ci auguriamo sia così per questo salone che vede in campo fior di aziende e nomi importanti della moda per cui anche per questa edizione le collezioni saranno il non plus ultra in fatto di cura dei dettagli e manifattura pregevole. Tra nuove principesse e piccoli lord, tra spirito preppy e mood inglese con la riscoperta del tartan, tra bagliori rock e proposte eco-frendly in lana merino cento per cento, in baby alpaca e in cotone organico, ecco il meglio che i negozi esporranno il prossimo inverno.
Tentazioni ma anche utili proposte vestimentarie per un pubblico sensibile alla poesia ma attento alla praticità. I percorsi all'interno del salone sono stati studiati per agevolare il lavoro dei buyer: si va dal classico-elegante delle grandi aziende alla creatività dei marchi indipendenti di New View e EcoEthic, dallo sportswear di Sport Generation alle atmosfere urban di SuperStreet, ma anche agli accessori e al design legati al mondo dei più piccoli. Fino alle collezioni di ricerca di Apartment. Qulla di Pitti Bimbo si conferma non solo come una imperdibile piattaforma per il business ma una straordinaria occasione per conoscere le tendenze del lifestyle globale. Momenti importanti saranno le sfilate interne - da Miss Blumarine a Twin Set, da Miss Grant e Grant Garçon a L:ù L:ù, da Fun & Fun a Quis Quis e From the World designed by Stefano Cavalleri, Il Gufo, Philipp Plein e Bon Chic. Altri eventi sono previsti in città. Giovedì 17 gennaio sono in calendario le sfilate di Illudia e di Paesaggino nell'Auditorium di S.

Stefano al Ponte, il cocktail e la sfilata di Monnalisa al Teatro Goldoni e il cocktail di Young Versace a Palazzo Corsini. Venerdì 18 sarà la volta di Diesel Kid e John Galliano Kids che sfileranno alla Stazione Leopolda.

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