Trump divulga 64mila documenti sull'assassino di Jfk: ecco cosa rivelano

Nuova trance di documenti rilasciati dall'amministrazione Usa. Dentro si leggono dettagli sul clima di paura per la guerra con l'Urss e altri dettagli. Ecco cosa c'è nei dossier

Trump divulga 64mila documenti sull'assassino di Jfk: ecco cosa rivelano
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È l'eterno mistero americano. Ora sulla morte del presidente John Fitzgerald Kennedy si potrà speculare ancora un po'. L'amministrazione Trump ha alzato un altro velo sul mistero di Dallas a 62 anni dalla morte di Jfk. Nei decenni sono proliferate decine di teorie complottiste che non credevano alla versione del governo, ovvero che a sparare e uccidere Kennedy fosse stato solo Lee Harvey Oswald. Ancora oggi, nota un sondaggi frequente effettuato dall'istituto Gallup, sottolinea che il 65% degli americani è convinto che ad agire contro il presidente non sia stata una sola persona, Oswald, ma che ci siano state più persone coinvolte.

Una sorta di complotto alimentato anche dalla cultura pop come ad esempio il film Jfk, un caso ancora aperto, diretto dal premio oscar Oliver Stone, che nella pellicola ipotizza un coinvolgimento di Cia, Fbi e vice presidente Lyndon B. Johnson. Stone ne è rimasto convinto a lungo, pensando che le ultime carte su Jfk fossero tenute in un cassetto "per non mostrare che Oswald era stato addestrato, allevato e messo in azione dalla Cia". Persino il neo segretario alla Salute Robert Kennedy Jr., figlio di Robert Kennedy e nipote di John F. Kennedy, si è sempre detto convinto che dietro alla morte dello zio si sia stata l'agenzia di spionaggio.

Gli esperti hanno aspettative molto basse e non credono che la diffusione dell'ultimo 1% di file ancora segreti porti a sostanziali ribaltamenti rispetto alla versione ufficiale. E molti ritengono che molti documenti siano stati tenuti top secret non per le informazioni clamorose sul delitto ma piuttosto per proteggere fonti e metodi di intelligence. E infatti dalle prime evidenze i nuovi faldoni rilasciati, composti da un volume imponente di pagine, tra le 64 mile a le 80 mila, non mostrerebbero molto. La cosa forse più interessante riguarda altro, ovvero il leader cubano Fidel Castro e le operazioni della Cia prima del 1963.

Un Paese spaventato

I documenti declassificati offrono uno spaccato del clima di paura che all'epoca caratterizzava le relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica, subito dopo che la crisi missilistica cubana del 1962 aveva quasi portato a una guerra nucleare. I file del Pentagono del 1963 riguardavano la Guerra Fredda dei primi anni '60 e il coinvolgimento degli Stati Uniti in America Latina, nel tentativo di ostacolare il sostegno del leader cubano Fidel Castro alle forze comuniste in altri paesi.

Nei documenti si legge che Casto non puntava a causare un conflitto con gli Usa, magari triangolando con l'Unione Sovietica e questo perché una situazione simile avrebbe messo in grave pericolo il suo regime. Ma in un file si legge che "Sembra più probabile che Castro possa intensificare il suo sostegno alle forze sovversive in America".

Il progetto progetto top secret chiamato Operazione Mongoose

In uno di questi documenti, datato gennaio 1962, c'è la conferma di un progetto top secret chiamato "Operazione Mongoose", o semplicemente "Cuban Project", che era una campagna guidata dalla Cia di operazioni segrete e sabotaggi contro Cuba, autorizzata da Kennedy nel 1961 per rimuovere il regime di Castro.

Sul caso specifico dell'omicidio Kennedy c'è un documento con l'intestazione "secret", un resoconto dattiloscritto con appunti scritti a mano di un'intervista del 1964 di un ricercatore della commissione Warren che interrogò Lee Wigren, un dipendente della Cia, sulle incongruenze nel materiale fornito alla stessa commissione dal dipartimento di Stato e dall'agenzia di Langley sui matrimoni tra donne sovietiche e uomini americani. Oswald, come noto, era sposato con una donna sovietica, Marina Oswald, quando sparò a Jfk.

Il rilascio dei file sul caso di Dallas non sarà un caso isolato.

Trump ha ordinato alle agenzie di intelligence di divulgare tutti i documenti restanti anche su altri due assassinii eccellenti della storia americana: quello del senatore Robert F. Kennedy e di Martin Luther King Jr. nel 1968.

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