Storie dannate, arriva Sin City

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Patrizia Rappazzo

Una feroce ironia alla «Pulp Fiction», storie nerissime, violente atmosfere dark anni Quaranta, uomini dannati e donne sexy e sgualdrine. Siamo nella città infernale e maledetta del fumetto del genio visionario Frank Miller, trasportata sullo schermo dallo stesso autore insieme al regista messicano Robert Rodriguez e lo zampino di Quentin Tarantino. In sala dall’1 giugno, attesissimo dai numerosi fans, Sin City, tenebroso set metropolitano in quattro episodi. Primo capitolo angosciante e maledetto di quella che si preannuncia una serie. Il talentuoso Rodriguez, infatti, sta già lavorando ad un secondo capitolo, probabilmente con tutti gli attori del primo film, una schiera di nomi di riconosciute o promettenti star: Bruce Willis, Mickey Rourke, Clive Owen e Jessica Alba, l’unica donna cerbiatta tra una serie di guerriere sadomaso. «Il film - dice Rodriguez - è come un libro, stilizzato, irrealistico, molto artistico nel suo approccio concettuale al soggetto. La mia preoccupazione - come autore di fumetti - era quella di trasportare sullo schermo il fumetto senza alterazioni: era importante raggiungere un equilibrio tra i due mezzi espressivi che non snaturasse le potenzialità espressive dell’uno e dell’altro. Per questo motivo ho voluto che Frank Miller lavorasse con noi e gli attori stessero sempre al nostro fianco». Accolto con grande attenzione a Venezia 2004, in sala Steamboy, Il ragazzo vapore ancora un film d’animazione ma questa volta firmato dal giapponese Otomo Katsuhiro (autore del film cult Akira). Ambientato nell’Inghilterra vittoriana, sullo sfondo della grande Esposizione Universale del 1851, il film favola epica, ricca di colpi di scena e di livelli di lettura stratificati, costato cifre da capogiro (ventidue milioni di dollari e dieci anni di lavoro per 180mila storyboard) è un monito nei confronti dell’uso indiscriminato della scienza e soprattutto un inno alla pace. Dopo essersi dedicato nel suo ultimo lavoro L’anglaise et le duc alle vicende private di due nobili dietro le quinte della Rivoluzione Francese, il grande Eric Rohmer con Triple Agent (Venezia 2004), continua ad occuparsi della storia del suo paese portando sullo schermo, sulla base di eventi di cronaca, l’agire politico di un ex-generale dell’armata zarista fuggito in occidente, parallelamente alle incertezze familiari che coinvolgono lui e la sua sposa greca sullo sfondo della guerra civile spagnola e del successivo conflitto mondiale. Dati in uscita anche Le coincidenze della vita di David Russell, commedia sulla casualità degli incontri - affidata al racconto di strani «detective esistenziali», una coppia di «investigatori metafisici» che indagano intrepidamente sui misteri profondi al centro delle vicende intime e segrete dei loro clienti. Interpretato da Jude Law, Naomi Watts, Dustin Hoffmann e Isabelle Huppert.


Amatemi diretto da Renato De Maria e interpretato da Isabella Ferrari nel ruolo della protagonista Nina, donna ferita da un amore finito e alla ricerca di una soluzione esistenziale; e Fratella e sorello, di Sergio Citti, storia di un’improbabile amicizia tra uomini.

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