L'estraneità degli italiani alle loro radici nazionali è facilmente dimostrabile - Emilio Gentile ha parlato di popolo «senza padri». Questo vale in special modo per il Risorgimento che è diventato una sorta di reperto archeologico, da spolverare ed esporre negli anniversari.
Per fortuna una serie di pubblicazioni recenti aiutano ad affrontare questo periodo con un'ottica diversa, problematizzandolo.
Per i tipi di Aragno è fresco di stampa Storie di vita e di malaguerra (pagg. 240, euro 20) di Tommaso Salzotti. Attraverso cinque diari di soldati contadini che hanno combattuto le guerre per l'Unità d'Italia, Salzotti dà al lettore un accesso guidato a questi testi assolutamente antiretorici nella loro disarmante semplicità. Niente santini: il Risorgimento dal basso.
Lo storico Roberto Spazzali - direttore dei Quaderni Giuliani di Storia - ha invece pubblicato, con le edizioni Ares, Gli ultimi del Risorgimento. Democratici, garibaldini, mazziniani tra irredentismo, nazionalismo e rivoluzione (pagg. 616, euro 30). Il volume con un occhio attento al nord est della penisola racconta nel dettaglio due generazioni, tra Ottocento e Novecento, affollate di mazziniani, garibaldini, democratici mossi da un vero e proprio apostolato della libertà, a volte confuso a posteriori con mero nazionalismo.
In libreria per i tipi di Treccani anche Risorgimento (pagg. 154, euro 10) di Walter Maturi (1902 - 1961) con l'introduzione di Alessandro Campi. Maturi è stato uno dei massimi studiosi del Risorgimento, nel volume sono raccolte alcune delle voci più significative sulla storia di quegli anni. Nell'insieme ricostruiscono quel processo storico. Un percorso travagliato, eppure guidato dalla nascita di una coscienza nazionale.
E non solo su carta, il 10 e 11 dicembre ci sarà all'Università di Macerata il convegno per i cent'anni dalla nascita di Rosario Romeo, storico che sul Risorgimento e Cavour ha dato tantissimo. Una sessione del convegno sarà proprio su questo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.