Cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 che da molte parti viene definita "disastrosa". Nel tentativo di celebrarsi, più che celebrare, la Francia cade in una serie prolungata di errori e di gaffe che hanno reso il tutto ben lontano da quella di Londra 2012 alla quale gli organizzatori avevano detto di ispirarsi. Cerimonia esageratamente lunga, atleti in secondo piano rispetto all'auto incensazione di sé e, soprattutto, woke sugli altari. Emblema del disastro olimpico di Parigi, l'issata della bandiera olimpica, che nel momento più solenne dell'apertura ha sventolato al contrario.
L'incidente diplomatico con la Corea del Sud
Come è stato possibile, ci si chiede, ancorare la bandiera al contrario. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Evidentemente sì, è possibile. Forse perché troppo impegnati a guardarsi allo specchio, i francesi sono riusciti nell'impresa di issare la bandiera olimpica a testa in giù. Che dire, poi, dell'incidente diplomatico sfiorato con la Corea del Sud, che in mondo visione è stata presentata dallo speaker come "Republique populaire democratique de Coree" in francese, ossia "Repubblica Popolare Democratica di Corea" tradotto in italiano. Peccato che questo sia il nome della Corea del Nord, Paese col quale la Corea porta avanti tensioni sul filo del conflitto. Il ministero dello Spor della Corea del Sud ha espresso grande "rammarico" per "l'annuncio fatto", effettuando "una forte denuncia alla Francia a livello governativo". Molte le reazioni di sdegno arrivate dal Paese asiatico, che hanno costretto il Cio a scusarsi: "Vorremmo porgere le nostre più sentite scuse per l'errore commesso nel corso della presentazione della delegazione sudcoreana durante la Cerimonia di Apertura". E come se questo non fosse abbastanza, uno degli autobus destinati ai giornalisti si è schiantato contro un palo la termine della cerimonia. Per fortuna senza conseguenze.
Alfieri nascosti, letti di cartone e drag queen per L'ultima cena
Che dire, poi, delle prime barche con le delegazioni, dove gli alfieri sono stati nascosti dietro i manifesti con il nome della nazione? Nessuno a casa ha visto il volto del portabandiera austriaco, che dovrebbe essere l'atleta più rappresentativo della manifestazione per quella nazione. Il tutto nel contesto di una scelta stilistica, quella delle barche, criticata da molti per la lentezza e la mancanza di quel pathos che crea la sfilata degli atleti nella cerimonia olimpica. A causa delle barche, che hanno sostituito la sfilata, tutta la cerimonia ha perso l'appeal e i portabandiera non sono stati valorizzati come avrebbero dovuto.
Ma gli atleti non hanno vita facile in generale in queste Olimpiadi, visto che sono costretti a dormire su scomodissimi letti di cartone, con materassi in trucioli di plastica e camere senza aria condizionata, il tutto ad agosto a Parigi in nome del green. Molte squadre hanno dovuto acquistare nuovi materassi per tutelare la salute e le performance dei loro atleti, oltre che condizionatori portatili per evitare malori. Ma c'è da dire che sono riusciti a fare anche di peggio, i francesi, mettendo in scena una rappresentazione alternativa dell'ultima scena che avrebbe voluto essere inclusiva, con drag queen e non solo, che è diventata uno strumento blasfemo, che ha infastidito milioni di cattolici. "Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi", è il commento del ministro Matteo Salvini.
Capi di Stato sotto la pioggia
Con le scelte sconsiderate dell'organizzazione sono stati insultati decine di capi di Stato, incluso Sergio Mattarella. Incomprensibilmente, infatti, le tribune autorità che hanno ospitato i massimi rappresentanti di ogni Paese in gara non erano coperte. O meglio, non tutte lo erano, perché quella in cui si trovava Emmanuel Macron sì. Il presidente della Repubblica italiana, presente a Parigi con la figlia, e altri capi di Stato hanno dovuto ricorrere a improbabili impermeabili in plastica trasparente.
E ha fatto il giro del mondo l'immagine dell'entusiasmo di Mattarella, spettinato e bagnato, che esulta al passaggio della barca italiana. Ma ha fatto anche rumore il fatto che, subito dopo la sfilata degli italiani, il presidente italiano abbia lasciato la tribuna, fradicio e sicuramente non felice.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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