Stranieri a scuola di italiano. Un milione di euro per i corsi

Il finanziamento ottenuto dal Comune di Milano permette di attivare 59 percorsi per adulti e bambini

Stranieri a scuola di italiano. Un milione di euro per i corsi
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Conoscere la lingua è il primo passo per l'integrazione. Non a caso il ministro all'Istruzione Valdidara ha appena richiesto alle scuole di verificare le competenze dell'italiano per tutti i ragazzi stranieri che si iscrivono per la prima volta al sistema scolastico italiano. E chi non dovesse avere, per l'anno scolastico 2024-2025, adeguate competenze di italiano, dovrà frequentare, al pomeriggio corsi di potenziamento che saranno finanziati con fondi messi a disposizione dal ministero. Nel frattempo a Milano il Comune ha avviato il progetto «Italiano secondo me», che prevede l'attivazione di laboratori, spazi educativi e campus per facilitare l'apprendimento della lingua italiana da parte di chi arriva in città dall'estero, minori, donne o adulti. Il progetto ha ricevuto un finanziamento triennale di un milione e 23mila euro nell'ambito del Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione), posizionandosi primo nella graduatoria stilata dal Ministero dell'Interno e ottenendo l'assegnazione di circa il 20% del budget a disposizione a livello nazionale. Lo svolgimento delle attività è possibile grazie a una coprogettazione che vede il Comune capofila di una rete composta dal CPIA 5 - Centro provinciale per l'istruzione degli adulti di Milano e da 16 enti del Terzo settore. L'ampiezza della rete garantisce la capillarità degli interventi in tutti i nove municipi, in sinergia con i centri di accoglienza di secondo livello per i migranti.

Così sarà possibile l'attivazione di 59 percorsi civico-linguistici con una durata dalle 80 alle 100 ore dedicati a diversi target, 18 spazi educativi per i bambini di età compresa tra zero e sei anni a supporto della frequenza delle donne, 80 laboratori sperimentali dedicati a temi e fasce d'età specifiche, 11 campus estivi linguistico-esperienziali dedicati ai minori stranieri non accompagnati e molte altre attività. Secondo i dati Istat, sono oltre 5 milioni gli stranieri presenti in Italia, di cui il 12,4% residenti nella Città Metropolitana di Milano. In città, invece, gli stranieri residenti sono oltre il 20% della popolazione. Numeri importanti che rendono Milano un laboratorio per i processi di integrazione sociale ed economica. Una delle maggiori criticità del fenomeno migratorio riguarda gli elevati tassi di analfabetismo tra gli stranieri - in particolare le donne - più vulnerabili, provenienti da paesi extra UE.

«L'attività del progetto mira dunque a colmare questo gap per favorire l'inclusione di tutte e tutti - spiega il Comune in una nota - Il servizio che favorisce l'integrazione delle persone straniere attraverso l'apprendimento dell'italiano come seconda lingua esiste, infatti, a Milano da diversi anni e, dal 2021, sono state orientate verso i corsi attivi sul territorio oltre 1.400 persone di più di 100 differenti nazionalità».

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