È lo stress, e non il cancro, il male del secolo. Può sembrare un azzardo, ma è la realtà che emerge da uno studio presentato nella sede del Cnr di Roma dallAisic, lassociazione contro lo stress e linvecchiamento cellulare, condotto in collaborazione con il dipartimento di Scienze Cliniche delluniversità La Sapienza.
Della «galassia stress», e delle sue implicazioni, se ne discuterà al IV congresso nazionale dellassociazione, che si terrà a Roma il 23 e il 24 ottobre. La domanda sulla quale si confronteranno gli studiosi è questa: «In che termini è aumentato lo stress oggi?». «Mai come in questo secolo - risponde Cinzia De Vendictis, presidente dellAisic e medico specialista in anestesia e rianimazione - le condizioni della vita umana sono cambiate. Addirittura, le nostre case sono più inquinate da 1 a 5 volte rispetto allambiente esterno».
Il dato su cui riflettere è laumento degli stress cronici, che «sono tra le cause principali delle patologie più diffuse nei paesi industrializzati - continua De Vendictis. - Si tratta delle malattie cosiddette cronico-degenerative, vale a dire tumori, broncopneumopatie croniche, malattie croniche dellapparato digerente come la cirrosi epatica e altre». In particolare, le patologie respiratorie croniche sono molto diffuse nel Lazio e richiedono alti costi di cura. I dati più recenti registrano oltre 50mila ricoveri e si stimano circa 3mila decessi, mentre i tassi di mortalità per fasce di età al di sopra dei 65 anni sono del 26,42 ogni 10mila abitanti. La spesa media poi per questi malati supera i 3mila euro per paziente ed è pari a 1.800 euro circa la spesa pro-capite.
«È stato stimato - interviene Luciana Sinisi, presidente della commissione Ambiente e Salute dellordine dei Medici di Roma - che il peggioramento dellaria nellambiente e negli spazi chiusi contribuisce allaumento di mortalità per bronchiti croniche ostruttive che, secondo lOms, entro il 2020 sarà la terza causa di morte». Effetto dello stress è anche lipertensione, un disturbo che porta allo sviluppo di sindromi cardiovascolari, diabete e infarto.
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