Nel lungo interrogatorio di ieri del medico odontoiatra Marco Pirani, arrestato nell'ambito dell'inchiesta cremonese sulle presunte partite truccate, si è tornato a parlare anche delle gare già citate dallo stesso odontoiatra la scorsa settimana: Fiorentina-Roma, Lecce-Cagliari e Genoa-Lecce, oltre ad un Milan-Bari spuntato nelle ore scorse. Ma lanalisi di Agipronews sulle giocate raccolte nelle agenzie e nei siti legali conferma che, per la gara del Ferraris che rischiò di condannare la squadra di De Canio (si salvò in extremis grazie alla planata libera della Sampdoria), il gioco fu regolare e senza particolari preoccupazioni da parte dei bookmakers. La partita finì 4-2 ma i flussi delle giocate confermano le agenzie di scommesse italiane furono regolari. In una situazione in cui il Lecce era a rischio retrocessione e il Genoa senza particolari motivazioni di classifica, il 51 per cento delle puntate si concentrò sul 2 (pagato 4,20), il 41 sulla vittoria della squadra di casa (2,10) e appena il 7 sul pareggio, ritenuto evidentemente improbabile malgrado una quota non elevatissima (2,35).
Intanto la Sampdoria sta alla finestra in attesa di eventuali capovolgimenti di classifica, con un occhio attento proprio sul Lecce che in campionato aveva chiuso con 5 punti in più. Intanto entro fine settimana l'inchiesta sarà ufficialmente aperta: il capo della procura della Figc, Stefano Palazzi, ha richiesto infatti gli incartamenti al pubblico ministero di Cremona, Roberto Di Martino. La risposta del magistrato è stata collaborativa: ha infatti preannunciato l'arrivo delle prime carte entro fine settimana. È escluso, quindi, che gli incartamenti siano già arrivati nelle ore scorse, come si ipotizzava in un primo momento.
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