Sul palco dell'Idroscalo due giorni in formato rock

Parte al Magnolia il festival cult dedicato alle band indipendenti

Luca Testoni

Avete mai ascoltato l'entusiasmante, nonché personalissima rilettura dell'album Bollicine di Vasco Rossi curata da Tommaso Paradiso dei romani Thegiornalisti (sì, con l'articolo determinativo inglese...), una delle band più gettonate della musica indie contemporanee? O ancora, volete farvi tentare dalle canzoni dei romani I Cani, del sorprendente cantautore ciociaro Calcutta o del geniale sardo-bolognese Iosonouncane (il suo ottimo «Die» è davvero uno dei pochissimi lavori che regge meglio il confronto con l'estero), giusto per citare tre fra le rivelazioni del nuovo che avanza nella musica italiana? Bene, non avete altro da fare che da presentarvi oggi e domani (dalle 17 fino a notte) all'Idroscalo, nell'area del Circolo Magnolia, da una dozzina d'anni a questa parte sede ufficiale del «Mi Ami», il festival cult organizzato dal portale Rockit (assieme all'agenzia creativa Better Days) che ha l'esplicita ambizione di portare sui tre palchi allestiti in riva al «mare dei milanesi» il meglio della scena rock (e dintorni) alternativa tricolore. Ricchissima la scaletta della due-giorni (una volta si suonava anche la domenica, ma evidentemente l'onda lunga della crisi continua a lasciare il segno...), con la bellezza di 50 esibizioni live, tra concerti e dj set, alcuni dei quali di caratura internazionale, come nel caso delle performance dei Crookers e di Sir Bob Cornelius Rifo, alias Simone Cogo, produttore e polistrumentista veneto che anima il progetto The Bloody Beetroots. «Tanta roba», direbbe qualcuno. Dal mazzo meritano una citazione speciale il pop-elettronico in italiano del piemontese Cosmo e dei varesini Belize, la psichedelia che «pensa positivo» dei veneti C+C=Maxigross, l'elettronica con sentimento del leccese Jolly Mare e il rap delle periferie romane di Noyz Narcos.

Giocheranno in casa, poi, i rocker milanesi I Ministri, che suoneranno dal vivo «I soldi sono finiti», il disco di debutto che risale ad una decina di anni fa, e i Selton, che sono sì brasiliani, ma ormai trapiantati dalle parti di zona piazza Loreto.

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