
I Verdi e il consigliere ambientalista del gruppo misto Enrico Fedrighini contesteranno oggi l'ordine del giorno a sostengo del decreto «Salva Milano» firmato dagli altri gruppi della maggioranza - Pd, Lista Sala, Riformisti - in aula e fuori, con i comitati che si sono dati appuntamento in piazza Scala dalle 16.30 alle 20. E in consiglio si prepara una discussione bollente, con Fedrighini che non mancherà di ricordare l'ordine del giorno votato nella primavera del 2020 (anche) dall'assessore Emmanuel Conte, allora consigliere della Lista Sala, per mettere all'erta il Comune contro i rischi di procedure troppo semplificate sui permessi urbanistici finiti sotto la lente della Procura. L'odg serve a dare un segnale di compattezza ai senatori che devono votare il ddl in Senato, se M5S e Avs hanno già bocciato il ddl alla Camera, i dubbi tra i dem sono spuntati in questa fase. Il centrodestra ha votato a favore alla Camera e sostiene la misura che serve a sbloccare l'urbanistica milanese ma FdI avverte: «In consiglio voteremo sì se a sostenere l'odg sono tutti i gruppi della maggioranza di Sala».
Per il verde Carlo Monguzzi «il giorno dopo l'approvazione non si pensi che tutto sarà come prima. Compagni per favore non votatelo, non buttiamo alle ortiche una parte così importante della nostra cultura». Anche il capogruppo di Europa Verde Tommaso Gorini ribadisce: «Voteremo contrari all'ordine del giorno sottoscritto da Pd, Riformisti e Lista Sala.
La norma non affronta i problemi dell'urbanistica, mentre consolida pratiche che a Milano stanno favorendo la speculazione e hanno fallito nel fermare il consumo di suolo. Chiediamo ai senatori, oltre che ai colleghi consiglieri, di bocciare il documento».
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