Sull'Etna imbiancato, tra sport, paesi magici città e grandi vini

Sci e ciaspolate sulla neve, passeggiate a Catania e nei Borghi più belli d'Italia, soste in cantina. Così il vulcano vi conquisterà

Carmen Rolle

Il mare e i monti. Anzi «a muntagna», come i siciliani chiamano il vulcano, dal 2013 parte del Patrimonio dell'Unesco. Al cospetto del cono si snodano itinerari che combinano città a sport invernali, grandi vini a incantevoli borghi. Invitando a un viaggio in Sicilia anche nei mesi più freddi. A cominciare da Catania, gioiello del barocco siciliano. La città vive un eterno dualismo, tra il mare che l'abbraccia e l'Etna alle spalle, che tinge con il nero della lava strade e facciate. Le pietre arrivano dalle eruzioni, il barocco è «merito» del terremoto del 1693, che distrusse gli edifici precedenti lasciando spazio a splendide chiese e nuove piazze. Sono sopravvissuti il Teatro Romano, oggi nascosto dietro via Vittorio Emanuele, l'anfiteatro romano sotto piazza Stesicoro, U Liotru, l'elefantino oggi in piazza del Duomo, il Castello Ursino, maniero normanno circondato dalle torri cilindriche.

Dopo il giro cittadino, in inverno si può abbandonare l'attrazione dell'acqua e salire in altezza. Se la meteorologia ha copiosamente imbiancato la sommità, come spesso capita nonostante le latitudini, si calzano sci e scarponi per provare l'emozione di scendere guardando il mare. I comprensori sono due, Etna Sud (una funivia e una sciovia attive) ed Etna Nord (una seggiovia, tre sciovie). Una ventina di chilometri di piste, tra 1.800 e 2.600 metri di quota. Quelle di Piano Provenzana, pur non essendo lunghe quanto le alpine, godono di buona neve e splendida vista. Scendendo, lo sguardo vola sul borgo di Taormina, il blu del mare, la costa della Calabria. Il bel panorama si gode anche salendo dal rifugio Sapienza con la funivia dell'Etna, opzione utile anche ai più pigri. Chi invece ama muoversi, può affidarsi a SicilyintoNature (www.sicilyintonature.com), gruppo di guide naturalistiche capitanato dal geologo Paolo Pennisi, per escursioni a piedi o con le ciaspole. Con loro si arriva alla base dei crateri sommitali con la funivia e il gatto delle nevi, fino a una quota di circa 2.700 metri, per riscendere alla stazione sciistica. Interessante pure l'escursione ai Monti Sartorius: si sale in 4x4 a 2.000 metri per scoprire crateri ormai spenti e scendere in una grotta di scorrimento lavico, muniti di torcia e casco. Gli sbalzi dei Monti Sartorius, creati dalla grande eruzione del 1865, ricordano lo studioso tedesco che dedicò buona parte della sua vita nel descrivere, studiare e cartografare diverse aree del vulcano Etna.

Trovandosi sulle pendici del vulcano a inizio primavera, si può salire sul Treno dei Vini dell'Etna, attivo ogni giovedì e sabato da marzo a ottobre (www.stradadelvinodelletna.com). È un modo originale per scoprire i prodotti vinicoli, ma anche i borghi e la gastronomia. Il tour, che sale da Riposto a Randazzo, prevede la sosta in due cantine, associate alla Strada del Vino e dei Sapori dell'Etna, e la visita guidata del centro storico di Randazzo o di Castiglione di Sicilia. Se il treno non fosse in attività, ci si consola con gli assaggi alle cantine. Su prenotazione si degustano i calici di aziende storiche come le Cantine Russo (www.cantinerusso.eu), attive sin dal 1860, o Barone di Villagrande, che oggi si distingue per l'Etna Bianco Superiore e buon ristorante (www.villagrande.it). L'antico e il moderno si sposano nella tenuta Cavanera Etnea di Firriato, con le spettacolari vigne terrazzate su cui si affacciano belle camere (www.firriato-cavanera-etna.it), e nel Palmento Costanzo, con splendide strutture in pietra lavica e vigne sopravvissute alla filossera (www. palmentocostanzo.com). Altrettanto affascinanti i villaggi che punteggiano i pendii del vulcano. Uno su tutti, Castiglione di Sicilia, non a caso inserito nella lista dei Borghi più belli d'Italia. Su una collina sul fiume Alcantara, stupisce con l'antico quartiere dei Cameni, la Basilica della Madonna di Catena con la facciata barocca, il Castello di Ruggero di Lauria del XII secolo.

Non mancano neanche indirizzi di gran gusto, come il ristorante di Zash Country Butique Hotel a Riposto, con suggestive stanze ricavate in un antico palmento: si è appena aggiudicato la stella Michelin (camere da 150 euro, www.zash.it). Altra novità, Il Relais San Giuliano, aperto nel 2018 in una residenza del '700 sapientemente ristrutturata (camere da 150 euro, www.relais-sangiuliano.it).

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