Roma - L’ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia, è stato condannato dalla Corte d’appello di Milano a cinque mesi di reclusione e 600 euro di multa per appropriazione indebita in relazione a soldi sottratti alla fondazione di diritto svizzero "Il sangue" di cui era tesoriere. Per gli episodi di corruzione, riguardanti mazzette su forniture di apparecchiature sanitarie al Policlinico di Milano, i giudici hanno dichiarato la prescrizione. La Corte d’appello ha revocato nei confronti dell’ex ministro l’interdizione dai pubblici uffici.
Ridotta la pena a Sirchia L’ex ministro della Sanità è stato condannato oggi a cinque mesi di reclusione e 600 euro di multa dai giudici della seconda corte d’appello penale di Milano che hanno ridotto la condanna a tre anni inflittagli in primo grado. Per Sirchia la corte ha dichiarato la prescrizione per i reati di corruzione e lo ha condannato solo per un episodio di appropriazione indebita ai danni della fondazione "Il sangue" di cui era segretario e tesoriere. Per questa vicenda Riccardo Ghislanzoni, presidente della stessa fondazione si è visto anche lui ridurre la pena a 4 mesi di reclusione e 500 euro di multa.
Per gli altri sei imputati, eccetto uno, sono state confermate le condanne di primo grado, così come per una società che forniva apparecchiature sanitarie, la ’Aemonetics’. Per Sirchia sono stati dichiarati prescritti oggi alcuni episodi di corruzione e per uno è stato assolto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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