Qui Zanzibar. Trovandomi davvero in Tanzania posso confermarvi quel che dicevate da studio: qui la Lega ha preso piede. Padania libera è lo slogan dei tanzanesi, a Zanzibar adorano il dio Po e danzano per lui.
Calderoli qui è molto popolare, servito con lo zenzero che gli toglie quell’odore di cacciagione. Tra i masai è assai ben visto Zaia, nelle tribù ai piè del monte invece va forte Cota, ho trovato un beach boy che si fa chiamare Bobomaroni. Al mercato locale mi è parso di vedere in abiti locali e con treccine Tremonti, che qui adorano come Trimùn.
Ho scoperto il tipo d’investimento che la Lega ha fatto qui in Tanzania inserendosi nell’economia locale: per sposare una donna qui devi dare 15 mucche e la Lega- forte della sua battaglia sulle quote latte- ha investito in nero i suoi soldi in un milione di vacche del tesoro. Sulle mucche esercita un irresistibile richiamo Borghezio.
Le radici ideologiche del leghismo tanzanese sono lontane: Il Re Leone , film ambientato qui, mostra impressionanti somiglianze con Bossi nell’aspetto, nel modo in cui sbraita e divora il microfono e perfino nell’alzata della zampa come affermazione fallicosimbolica di Re della foresta. Perfino il suo cucciolo Simba è disegnato a immagine del Trota ( l’orso Baloo è chiaramente Calderoli). Con magica coincidenza, il successo del Re Leone avvenne lo stesso anno di quello bossiano, il 1994.
Da quest'anno l’inno della Lega sarà
class="abody"> jambo jambo, parola d’ordine hakuna matata , motto Tanzania libera. Qui Zanzibar, a voi studio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.