Apple è stata tra le prime compagnie a prendere le distanze dalla Russia e dalla guerra in Ucraina eppure stasera, durante l'evento di presentazione dei nuovi iPhone Se e iPad Air, Tim Cook non ha dato nemmeno un accenno alla situazione. Non che avesse dovuto ma consolidare, ancora una volta, la scelta non avrebbe sminuito le novità dei dispositivi presentati. Il primo prodotto ad uscire dal cappello di Cupertino è la versione aggiornata dell'iPhone SE, il telefono "economico" del colosso americano che parte da 529 euro e offre tagli di memoria da 64 GB, 128 GB e 256 GB, nei colori mezzanotte, galassia e (PRODUCT)RED.
Le novità rispetto al modello precedente, presentato nel 2020, non sono molte: esteticamente resta il pannello da 4,7 pollici che adesso vanta lo stesso materiale in vetro dei top di gamma iPhone 13 e alluminio sul dorso, più resistente a graffi e cadute leggere. Meglio parlare dell'hardware: per la prima volta a bordo di un SE, Apple porta il suo miglior processore mobile, l'A15 Bionic, che apre le porte alla fotografia migliorata dall'intelligenza artificiale (chiamata "computazionale") e a operazioni più veloci nell'apertura delle app e nel multitasking. A proposito: il sensore resta uno solo, un grandangolo da 12 megapixel mentre la selfie cam è da 7 megapixel. Per gli amanti dei tasti fisici, rimane al suo posto il pulsante home con il riconoscimento dell'impronta Touch ID che, con le cornici superiori spesse, sono un richiamo ai fasti che furono.
Si passa all'iPad Air, il tablet super sottile adesso alla quinta generazione. Ha a bordo il chip casalingo M1 progettato da Apple, una nuova fotocamera frontale con ultra-grandangolo con inquadratura automatica, una porta USB-C con velocità di trasferimento fino a 2 volte più veloce della precedente e supporto alla rete 5G sui modelli che si affiancano a quelli con il solo Wi-Fi. Il display da 10,9 pollici ha una finitura anti riflesso che sottende la fotocamera frontale da 12 MP che, come su iPad Pro, può centrare, stringere o allargare l’inquadratura in base al numero di partecipanti alla videochiamata o alla loro posizione. La fotocamera posteriore non è stata modificata e rimane da 12MP.
Ma non è finita: c'è spazio anche per il nuovo processore M1 Ultra, non una vera next generation in ambito chip ma il risultato di una chicca ingegneristica da parte di Apple. Gli ingegneri dell'azienda hanno connesso due processori M1 Max tra di loro per ottenere un M1 Ultra. A beneficiare della prestanza di Ultra è il Mac Studio, un computer di livello con un design completamente ripensato per mettere al centro la produttività.
Non a caso, si rivolge ai professionisti della creatività con un portafoglio ricco: si può arrivare ad una configurazione superiore ai 10.000 euro. Insieme a Mac Studio è stato presentato lo Studio Display, uno schermo pensato per completare un setup professionale grazie al suo display da 27 pollici Retina con definizione 5K.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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