A scuola di intelligenza artificiale: ecco l'università del futuro

Il mondo accademico è al passo con quello del lavoro? Ne abbiamo parlato con Massimo Penzo che con Fly University Project eroga dieci borse di studio per gli studenti più brillanti

A scuola di intelligenza artificiale: ecco l'università del futuro

A scuola di intelligenza artificiale? Nulla di futuristico. Soprattuto in un settore, come quello tecnologico, in velocissima crescita e in cui le aziende sono perennemente alla ricerca di personale altamente qualificato, specializzato e perennemente aggiornato. Ma oggi l'università è in grado di correre di pari passo con il mondo del lavoro? Ne abbiamo parlato con Massimo Penzo - ceo e general manager di Knet Project spa - che, con Fly University Project Onlus, ha stanziato 150mila euro per dieci borse di studio destinate a giovani universitari pronti a formarsi nell'ambito dell'intelligenza artificiale, del management e dell'economia al Politecnico di Milano o all'Università Cattolica. Un'iniziativa nata allo scopo di creare un legame tra università e impresa e favorire le eccellenze italiane. Un aiuto concreto ai ragazzi meritevoli ma con maggiori difficoltà economiche, affinché tutto il loro potenziale non rimanga inespresso. Un progetto dall'obiettivo duplice: aiutare gli studenti e fornire alle aziende menti brillanti e preparate.

Dieci borse di studio dedicate agli studenti che scelgono facoltà legate all’intelligenza artificiale, alla tecnologia e al management. Come nasce questo progetto?

"Fly University Project – ETS nasce dal desiderio, coltivato nel corso degli anni, di supportare le nuove generazioni nel loro percorso di crescita e di contribuire alla promozione di un cambiamento culturale in merito all’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento virtuoso e di supporto nella nostra vita quotidiana e nel nostro lavoro. La nostra esperienza professionale, e in particolare la mia, ci ha dato la possibilità come Knet Project di vivere a stretto contatto con i manager delle grandi aziende italiane e internazionali, dai quali è emersa l’esigenza di inserire negli asset aziendali nuove figure professionali con competenze specifiche più orientate verso le nuove tecnologie. Con queste motivazioni, Fly vuole posizionarsi come punto di riferimento tra il mondo imprenditoriale, il mondo universitario e quello tecnologico così che i ragazzi meritevoli che vogliono intraprendere un percorso di studi universitari in ambito intelligenza artificiale, management ed economics possano giovare, oltre alle borse di studio che Fly erogherà, anche di un percorso di accompagnamento verso l’inserimento nel mondo del lavoro".

La tecnologia corre veloce. L’università riesce a tenere il ritmo?

"La tecnologia è in continua evoluzione, l'innovazione viaggia a un ritmo sostenuto e influenza tutti i settori del mondo industriale, dalla digitalizzazione dei processi aziendali all'inserimento di nuove tecnologie nella produzione. Al contempo, le università italiane si stanno attivando per sviluppare nuovi corsi di studi volti alla formazione di nuove figure professionali con competenze più specifiche e rivolte all'intelligenza artificiale. Il panorama universitario italiano sta cercando di mettersi al passo con i maggiori atenei internazionali e con le innovazioni tecnologiche. Le nostre università hanno sempre avuto la capacità di formare le nuove generazioni e sono convinto che anche in questo periodo storico, che vede le nuove tecnologie sempre più protagoniste, saremo in grado di offrire agli studenti gli strumenti per formarsi nel miglior modo possibile".

Cosa cercano le aziende? Come si formano i manager di domani?

"Il mondo industriale ha difficoltà ad inserire nuove innovazioni tecnologiche all'interno dei processi produttivi. Temi come il machine learning, la blockchain technology e la rpa sono ancora poco diffusi all’interno del panorama italiano ma sono sicuramente argomenti che già oggi fanno la differenza nei mercati internazionali. La necessità da parte delle aziende non riguarda nello specifico l'utilizzo delle nuove tecnologie ma piuttosto la formazione di nuove figure professionali in grado di gestire i nuovi strumenti tecnologici. Figure come ad esempio il data scientist, ingegneri di AI e machine learning o professionisti di data labeling sono molto richieste dal mercato del lavoro ma sono, purtroppo, ancora molto difficili da trovare. Il manager del domani si costruisce con un lavoro di squadra, a partire dalle università, che devono formare gli studenti con competenze specifiche e specializzate, alle aziende che devono essere in grado di incorporare le nuove figure professionali fornendo gli strumenti adatti per competere a livello internazionale. Non per ultime le realtà che, come Fly, vogliono supportare le nuove generazioni accompagnando i nuovi talenti nel loro percorso di studi e fornendo gli strumenti, a chi ne avesse bisogno, per crescere e formarsi".

Fly University parte dal Politecnico di Milano ma mira a un respiro internazionale. Quale?

"Il Politecnico di Milano è l’eccellenza italiana per tutto ciò che concerne la formazione universitaria. Abbiamo intrapreso un percorso di partnership che permetterà ad alcuni studenti meritevoli che stanno intraprendendo un percorso di studi in ambito intelligenza artificiale, di usufruire del nostro programma di erogazione di borse di Studio a copertura delle spese universitarie. Il nostro sostegno agli studenti non sarà solamente di tipo economico ma anche con programmi di accompagnamento durante il percorso scolastico e di avvicinamento al mondo del lavoro. Per l’anno accademico 21/22 abbiamo stanziato, grazie alla generosità dei nostri donatori, oltre 30000 euro pari a 10 borse di studio. Abbiamo deciso di iniziare dal Politecnico di Milano, che ci tengo a ringraziare per l’estrema disponibilità, perché siamo convinti che i futuri ingegneri che porteranno a termine gli studi in questo ateneo saranno sicuramente protagonisti nel prossimo futuro. I temi dell’internazionalizzazione e della multidisciplinarietà sono assolutamente centrali nelle attività di Fly, siamo convinti che il manager di domani debba essere in grado di confrontarsi con le grandi multinazionali straniere e abbia la capacità di coordinare tutte le attività aziendali, con un focus particolare verso l’innovazione e le nuove tecnologie".

Quale consiglio vuole dare a un giovane che sta per iscriversi all'università?

"Ai ragazzi che vogliono intraprendere un percorso universitario consiglio di credere nelle proprie capacità e nel proprio avvenire. L’università offre la possibilità di formarsi, di migliorare e di imparare nuove conoscenze che permetteranno agli studenti, una volta terminato il percorso di studi, di entrare a far parte delle grandi aziende italiane e internazionali. L’onda del progresso è sempre ricca di nuove opportunità e di nuove figure professionali che sono già molto richieste dal mercato del lavoro. Il mondo dell’Intelligenza artificiale è sicuramente uno dei settori in piena evoluzione, i nuovi corsi di studio universitari rivolti a questo ambito formeranno sicuramente i manager del futuro.

La globalizzazione della formazione è sicuramente un valore aggiunto per il percorso degli studenti che intendono iscriversi ad un corso di studi in ambito intelligenza artificiale e per questo motivo Fly è fortemente contraddistinta da una forte influenza internazionale. Il mio consiglio è di intraprendere questa strada perché la nostra società ha bisogno dell’entusiasmo delle nuove generazioni, pronte a raccogliere il testimone e costruire il mondo di domani".

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