Dati a rischio su WhatsApp? La colpa è di un bug delle foto

I dati degli utenti WhatsApp a rischio a causa di un bug riguardante i filtri per immagini: gli utenti Android sono stati esposti a possibili attacchi hacker

Dati a rischio su WhatsApp? La colpa è di un bug delle foto

I dati degli utenti WhatsApp a rischio a causa di un bug riguardante i filtri per immagini. L'errore è stato denominato CVE-2020-1910 e potrebbe aver coinvolto un numero imprecisato di utenti, potenzialmente esposti agli attacci hacker. L'azienda ha rassicurato nelle scorse settimane i propri utenti, affermando di non ritenere verosimile che alcun account sia stato violato attraverso tale bug. Tuttavia alcuni dubbi sono rimasti, anche in seguito alle affermazioni di altri siti d'Oltreoceano.

Per quanto ora la minaccia risulti scoperta e neutralizzata, il rischio che gli utenti abbiano incosapevolmente "regalato" i propri dati personali agli hacker resta teoricamente valido. Nello specifico, ciò sarebbe potuto accadere attraverso l'utilizzo dei filtri durante l'invio di immagini ad altri utenti.

Secondo quanto riportato dal NIST (National Institute of Standards and Technology) a essere stati minacciati dal bug sarebbero stati soltanto i dispositivi Android, sia account privati che business. Lo stesso istituto ha definito particolarmente alto il rischio associato alla minaccia, assegnandogli un voto di 7,8 su 10 (scala CVSS).

Dati su WhatsApp a rischio? Attenzione alle foto

I rischi per gli utenti si sarebbero materializzati nel momento in cui hanno deciso di applicare dei filtri specifici alle foto inviate attraverso WhatsApp. Questa azione avrebbe innescato una codifica di lettura e scrittura tale da permettere, in via teorica, agli hacker di inserirsi nella memoria dell'app ricevente, il tutto senza che i due utenti si accorgessero di nulla. Per chi non avesse già provveduto è consigliato l'aggiornamento immediato dell'app, così da ricevere eventuali patch (letteralmente "toppe") ancora in sospeso.

Degli ultimi giorni un'altra notizia riguardante

WhatsApp, relativa in questo caso alla questione chat che si autodistruggono. Dopo i messaggi destinati a scomparire dopo un tempo prefissato, in futuro la stessa sorte riguarderà anche intere conversazioni (singole o con gruppi di persone).

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