Elon Musk sarebbe indagato dalle autorità federali americane in relazione ai modi con i quali ha condotto l’acquisizione di Twitter e, a renderlo noto depositando un documento in tribunale, è stata proprio la piattaforma di microblogging per la quale Musk ha offerto 44 miliardi di dollari, ossia 54,20 dollari per azione. Non sono trapelati ulteriori dettagli, non si sa quindi quale sia la condotta riprovevole contestata a Musk né quale autorità americana la contesti.
La Federal Trade Commission e la Securities and Exchange Commission, ossia gli enti che sovrintendono alla libera concorrenza e alla vigilanza sulla borsa valori, non hanno rilasciato dichiarazioni, preferendo imboccare la strada del No comment. Si tratterebbe di un’indagine aperta diversi mesi fa e sulla quale Elon Musk ha mantenuto il riserbo.
Un altro capitolo dell’acquisizione di Twitter
Dopo i colpi di scena che si sono susseguiti, ora subentra lo scambio di accuse. I legali di Twitter hanno chiesto a quelli di Musk di avere copia della corrispondenza relativa alla (presunta) indagine aperta a suo carico, ma i legali del patron di Tesla avrebbero invocato il “privilege log”, una dottrina secondo cui dei documenti possono rimanere al riparo dalla divulgazione secondo requisiti specifici che li rendono “privilegiati”. I media americani parlando soprattutto di uno scambio di corrispondenza tra Musk e le autorità americane datato 13 maggio 2022, probabilmente correlato al congelamento dell’offerta di acquisizione che Musk ha reso pubblica lo stesso giorno.
Lo scambio di accuse
Stando ai legali di Musk sarebbe Twitter a essere sotto inchiesta, anche se non specificano per quale motivo, sostenendo che il procedimento giudiziario avviato da Twitter è soltanto un depistaggio.
Procedimento giudiziario intentato dalla piattaforma di microblogging dopo che Musk ha ritirato l’offerta di acquisizione, avvalendosi della poca chiarezza che Twitter avrebbe dimostrato nel rendicontare gli account falsi. Il dietrofront iniziale di Musk si sarebbe dovuto chiarire in tribunale, a cospetto della giudice del Delaware (dove Twitter ha la propria sede legale) Kathaleen McCormick la quale, già in passato davanti a un caso simile, aveva obbligato il possibile acquisitore a portare a buon fine l’operazione iniziata.
La settimana scorsa Musk ha
rilanciato la propria offerta, ottenendo così una sospensione del procedimento fino al 28 ottobre, tempo utile per perfezionare e concludere la trattativa, posticipando al mese di novembre, se necessario, la prima udienza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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