Quando Nick D'Aloisio ha iniziato a sviluppare Summly, l'applicazione per smartphone che gli è valsa un assegno milionario da Yahoo!, aveva soltanto 15 anni. Due anni dopo il ragazzo londinese ha ottenuto per la sua creatura 30 milioni di dollari, pagati dalla società di Sunnyvale.
L'idea che gli ha fruttato il patrimonio è semplice, eppure innovativa. Summly serve a visualizzare notizie. Ma non solo: le riassume in quattrocento caratteri. Un'idea tutta moderna, giocata sulla necessità degli utenti di rimanere informati. E possibilmente di leggere il più possibile nel poco tempo a disposizione ogni giorno.
D'Alosio, qualche retaggio italiano alle spalle e parecchi anni trascorsi in Australia, sarà assunto a tempo pieno nel team di Yahoo!, ma continuerà a studiare. Per ora i 30 milioni che gli ha fruttato l'affare Summly saranno gestiti dai genitori.
L'acquisto da parte di Yahoo! è soltanto l'ultimo passaggio nella storia di un app molto giovane, ma di grande successo.
Oltre un milione i download dall'app store di Apple, su cui ora Summly non si trova più, dopo l'acquisizione. A crederci prima della società di Sunnyvale uno stuolo di celebrity, da Ashton Kutcher a Yoko Ono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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