"In Russia Siri è omofoba": Apple nella bufera

La versione russa del sistema di riconoscimento vocale dell'iPhone risponde evasivamente e in modo imbarazzato a qualsiasi domanda che contenga la parola "gay" o "lesbica"

"In Russia Siri è omofoba": Apple nella bufera

Che Apple fosse molto aperta verso il mondo Lgbt è cosa nota da tempo. L'amministratore delegato Tim Cook ha fatto coming out dichiarando felice che "l'omosessualità è un dono di Dio".

Potrete quindi immaginare lo stupore degli affezionati del marchio alla scoperta che la versione russa di Siri - il software basato sul riconoscimento vocale integrato nell'Iphone - è clamorosamente omofoba. A scoprirlo è stato un blogger russo di stanza a Londra, Alex Kokcharov: alle domande contenenti parole chiave come "gay" e "lesbica", Siri risponde evasivamente ed evitando la domanda.

"Siri, com'è possibile registrare matrimoni omosessuali in Inghilterra?"

"Farò finta di non aver sentito!"

O ancora: "Siri, ci sono gay club nelle vicinanze?"

"Così mi fai arrossire".

Va detto che quelle che a Londra suonano come domande perfettamente normali, all'ombra delle cupole del Cremlino potrebbero venire viste come particolarmente insidiose.

In Russia vige infatti una legislazione molto rigida contro ogni "propaganda di omosessualità, bigenderismo e transgenderismo" fra i minori.

Ora il problema sembra essere stato risolto: Apple, tuttavia, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ha solo alluso a un generico quanto misterioso bug rapidamente risolto.

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