Come non pagare (legalmente) il canone Rai continuando a guardare la tv

Il canone Rai è considerato da molti come una vera e propria tassa sulla televisione: ecco come evitare di pagarlo in maniera legale

Come non pagare (legalmente) il canone Rai continuando a guardare la tv

Una vera e propria tassa di cui si farebbe volentieri a meno. È il canone Rai, per anni definito dall'Agenzia delle Entrate con il termine di abbonamento alla televisione. L'avvento dei canali via Internet ha progressivamente mescolato le carte in tavola, tanto che adesso il pagamento non appare più così scontato come una volta.

Un primo cambiamento radicale è avvenuto alcuni anni fa, nel 2016, con l'inserimento del canone Rai all'interno della bolletta elettrica. Fatte salve alcune eccezioni tutti gli utenti residenziali sono chiamati a corrispondere la somma di circa 90 euro (contro i precedenti 110), spalmata sui 12 mesi dell'anno.

Ma il 20 aprile 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato che sono tenuti al pagamento del canone soltanto i possessori di apparecchi dotati di sintonizzatore tv "atti a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare". Questo significa che i computer che sono in grado di visualizzare i canali attraverso il collegamento internet e non tramite digitale terrestre "non sono assoggettabili a canone".

Canone Rai: come evitare il pagamento grazie allo streaming

Se come sottolinea il Ministero dello Sviluppo Economico per determinare l'obbligatorietà del canone deve occorrere la capacità del dispositivo di decodificare direttamente (o tramite decoder) il servizio digitale terrestre e/o satellitare, come evitare il costo? Attualmente sono in rapida diffusione le app dedicate ai vari servizi streaming, incluso quello relativo ai canali Rai (RaiPlay).

Sarà quindi sufficiente collegare un computer o un dispositivo analogo (sprovvisto di sintonizzatore tv) alle applicazioni richieste. Servirà però una connessione costante e di velocità sufficiente a garantire una trasmissione fluida. In generale qualsiasi collegamento con fibra andrà bene, altrimenti serviranno almeno 10 mbps di velocità.

Una volta rispettati tali requisiti, come fare per ottenere l'esenzione? Basterà presentare un Modulo di Dichiarazione Sostitutiva, nella quale autocertificare di non possedere un apparecchio soggetto a canone,

da consegnare all'Agenzia delle Entrate. È possibile scaricare il documento direttamente dal sito dell'agenzia. Se consegnato entro il 30 giugno 2022 si potrà ottenere l'esenzione del 50% per l'anno in corso e del 100% per il prossimo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica