Il telemarketing selvaggio di questi anni da parte di alcune aziende è diventato, per molte persone, un incubo: le chiamate dei call-center possono essere insistenti, tanto che il telefono non smette mai di suonare. Se prima l'utente aveva poche carte in mano per chiedere di non esser più richiamato, adesso ci sono però delle nuove armi per difendersi: ecco quali.
Innanzitutto, va ricordato che è difficile impedire che il numero telefonico venga utilizzato dai call-center a scopi pubblicitari dato che, spesso e volentieri - anche inconsapevolmente - si fornisce il consenso quando ci si abbona a un determinato servizio o si risponde a un questionario online. Inoltre, questi possono sfruttare gli elenchi pubblici o rivolgersi a società specializzate per l'acquisizione di liste di contatti.
Una legge introdotta nel 2007 ha però esteso la possibilità di iscrivere al registro delle opposizioni anche i numeri di telefonia mobile, ovvero quelli dei cellulari. Dunque, questo potrebbe essere il primo passo per far cadere tutti i consensi dati in precedenza all'uso del proprio contatto per iniziative di marketing.
Presto arriveranno due prefissi che identificano la provenienza della chiamata a scopo di telemarketing: non sono ancora stati comunicati, ma quando lo saranno sarà più facile riconoscerli a colpo d'occhio.
L'ultima mossa per difendersi dall'incubo dei call-center è legata all'utilizzo di applicazioni che consentono di filtrare le chiamate in arrivo sullo smartphone: per fare alcuni esempi, potrebbero essere utili "True Caller" e "Dovrei rispondere", disponibili su App Store e Google Play Store, rispettivamente per iPhone e dispositivi con cuore Android.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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