Che gli ebook, al netto delle spese di copyright e altre tasse, costino troppo se paragonati ai libri cartacei è cosa nota. Quello che forse era meno noto è invece che ad alzare i prezzi era anche un cartello creato da Apple e diversi editori americani (Hachette, HarperCollins, McMillan, Penguin e Simon & Schuster Poche) qualche settimana prima del lancio dell'iPad.
Un cartello per cui la casa di Cupertino ora dovrà pagare, come deciso dal giudice Denise Cote del Dipartimento di giustizia americano. Secondo le autorità americane, inffatti, gli editori hanno visto nel tablet della Mela morsicata un'opportunita per far salire i prezzi degli ebook e guadagnare di più rispetto a Amazon, in quel momento store privilegiato per i libri digitali.
Accuse che Apple nega fin dall'inizio sostenendo di non aver fatto "nulla di male" e di non aver partecipato a nessuna "cospirazione", come ha
ribadito il legale Orin Snyder. Secondo l'avvocato, infatti, la decisione di applicare un prezzo più alto agli ebook venduti su iTunes è stata presa autonomamente dagli editori dopo aver valutato le condizioni di mercato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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