Un piccolo team italiano sta sviluppando grandi progetti nel mondo dei videogiochi. Ruota intorno a Luca Dalcò e al progetto "The Town of Light", il cui obiettivo è quello di veicolare, attraverso un videogame, un messaggio di memoria storica e sociale di un capitolo particolarmente controverso del nostro Paese, quello dei manicomi. L'autore del gioco, nel senso di screenwriter e gamedesigner è Dalcò, lo studio di produzione invece è Lka. Il sito di riferimento del prodotto è www.thetownoflight.com.
Il gioco a breve verrà presentato a Washington, in un grande evento di settore che si terrà allo Smithsonian American Art Museum.
"The town of light" è ambientato nell'ex manicomio di Volterra, nel cuore della Toscana, negli anni Trenta. Protagonista è Renèe, una ragazzina che vi viene internata.
Poterlo presentare a Washington è una grande opportunità. All’evento il gioco arriva dopo aver superato una selezione fatta da una giuria di esperti che ha valutato la qualità del prodotto ma anche l’impatto culturale. I videogiochi ammessi a partecipare sono una ventina in tutto, da tre continenti.
Il videogioco ha già riscosso il gradimento degli addetti ai lavori. Premiato con il "Best story and storytelling" alla Game Connection 2014 di Parigi, è stato presentato in diverse fiere di settore in tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti. A breve sarà di nuovo in America.
Creato in due anni di lavoro, "The Town of light" è stato realizzato da una decina di persone, dopo una meticolosa opera di ricerca sui luoghi (il manicomio, il cui edificio esiste ancora oggi) e sulle malattie psichiatriche. La storia si articola su due piani temporali: quello in cui la ragazzina vive il dramma, dopo che viene rinchiusa nell'ospedale psichiatrico, e oggi, quando vi ritorna per narrare la sua triste storia.Il video di presentazione del gioco
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