Il telefonino baby sitter ti dice dov’è tuo figlio

Anche la Walt Disney sta per entrare nel settore con prodotti per piccoli

Maddalena Camera

da Milano

Volete sempre sapere dove si trovano i vostri figli? Negli Usa la localizzazione del pargolo non sarà più un problema grazie a Verizon Wireless, il secondo operatore americano di telefonia mobile. Il gigante delle tlc ha infatti lanciato un servizio che permette ai genitori di controllare dove si trovano i propri figli e allertarli quando si avventurano lontano da casa. Naturalmente il ragazzino dovrà essere dotato di un telefono cellulare che funziona in questo caso come un gps, ossia un navigatore satellitare. E se il ragazzo si allontana fuori dai limiti consentiti, i genitori riceveranno sul loro cellulare un sms che li avvisa del fatto. Il servizio inoltre permette ai genitori di controllare dove si trovano i ragazzini grazie a una mappa presente sul loro cellulare o sul computer. Il servizio, che si chiama Chaperon, si ispira a uno simile presentato ad aprile da Sprint Nextel. Anche la Walt Disney è pronta a lanciare un servizio del genere appena comincerà a produrre cellulari in estate.
Questi servizi sfruttano la tecnologia di localizzazione che gli operatori americani wireless sono obbligati per legge a introdurre nei cellulari, così che i funzionari addetti ai servizi di sicurezza possano individuare il luogo da cui provengono le telefonate di emergenza. Da gennaio sempre negli Usa è in commercio uno speciale cellulare con Gps Chitter Chatter che è in grado di chiamare 5 numeri di telefono e consente anche al bambino di mandare ai genitori un sms con la sua posizione. E lo stesso possono fare mamma e papà inviando un sms al cellulare. Il prezzo del prodotto realizzato dalla Hop-on è contenuto: meno di 50 euro. Anche in Giappone alcuni operatori hanno realizzato servizi per la sicurezza dei minori. Tra l’altro questi servizi permetteranno agli operatori nipponici di rivitalizzare il mercato. Ed è per questo che la Willcom (un carrier a basso costo) in collaborazione con Bandai, produttore di giocattoli, ha appena presentato un telefono cellulare per bambini. Il modello unisce funzionalità relative alla sicurezza, con un design per i bambini e giochi come il Tamagotchi di Bandai.
Un altro esempio è fornito da Sanyo, società nipponica produttrice, tra l’altro, di cellulari, che ha studiato un telefono dotato di un pulsante «antipanico». Quest’ultimo attiva un allarme molto forte, che compone automaticamente un numero di emergenza preprogrammato ossia quello di papà o della mamma e trasmette l'ultima posizione conosciuta del telefono tramite il sistema Gps.
E in Italia? Per il momento nessun operatore ha allo studio un servizio del genere. Nel nostro paese c’è infatti una severa legge sulla privacy che vincola i meccanismi di localizzazione anche se si tratta di minori. Certo è che se l’esigenza si facessi sentire (anche perché secondo alcune statistiche il 51% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni già possiede un cellulare), anche gli operatori italiani comincerebbero a pensare seriamente a servizi del genere.

Al momento soltanto Pupillo del gestore Umts «3» ti permette di vedere cosa sta facendo tuo figlio con una videocamera fissa in casa o in qualunque altro luogo. E naturalmente per fruire del servizio bisogna essere dotati di un videofonino.

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