Via il bando dall'Australia, Djokovic potrà giocare a Melbourne

A gennaio era stato espulso per non essere vaccinato contro il Covid e bandito per 3 anni dall'Australia. Ora la decisione del governo: Nole potrà giocare a Melbourne

Via il bando dall'Australia, Djokovic potrà giocare a Melbourne

Novak Djokovic otterrà un visto per partecipare agli Australian Open, in programma dal 16 al 29 gennaio 2023, nonostante sia stato espulso dal paese lo scorso gennaio a causa della sua mancata vaccinazione contro il Covid.

A Torino, dove sta giocando le Atp Finals, che da grande favorito proverà a vincere per la sesta volta, il campione serbo ha ricevuto la notizia, che di sicuro lo renderà molto felice. Secondo quanto scrivono i media locali il governo australiano ha deciso di concedere un visto al serbo, nove volte vincitore dell'Australian Open. Dallo scorso gennaio l'Australia ha revocato l'obbligo per i visitatori di presentare prova della vaccinazione Covid, ma al giocatore era stato anche vietato l'ingresso nel territorio per tre anni.

Quest'ultima misura può essere revocata a discrezione del governo di centrosinistra del primo ministro Anthony Albanese, che ha preso il posto della coalizione conservatrice allora al potere. Dall'opposizione Karen Andrews, l'ex ministro dell'Interno che firmò l'espulsione di Djokovic, ha avvertito che concedere il visto all'ex numero uno del mondo"sarebbe uno schiaffo per tutti gli australiani che si sono vaccinati". Lo scorso mese, il direttore dell'Australian Open Craig Tiley ha dichiarato di aver parlato con Djokovic. "Ha detto che vorrebbe tornare in Australia, ma sa che la decisione finale spetterà al governo federale", ha spiegato al quotidiano The Age. Dal canto suo il serbo ha spiegato di non aver ancora "notizie ufficiali: "Stiamo aspettando. Siamo in comunicazione con il governo dell'Australia".

Il caso

Novak Djokovic lo scorso anno volò in Australia per disputare il torneo di Melbourne, che ha vinto in nove occasioni, ma per lui fu un piccolo grande calvario. Le normative anti-Covid erano molto rigide e lui non è vaccinato. Nole aveva un'esenzione medica, che non bastò per fargli giocare il torneo. Condotto in un hotel per rifugiati e immigrati irregolari. Dieci giorni di battaglia legale prima dell'espulsione dal territorio australiano, espulsione che gli impedì di disputare gli Australian Open.

Adesso la situazione sembra cambiata perché il nuovo ministro dell'immigrazione Andrew Giles concederà al tennista un visto per l'Australia e soprattutto annullerà il divieto d'ingresso di tre anni, che era stato stabilito a inizio anno. Il Paese ha rallentato le sue normative Covid-19 e da qualche mese consente ai viaggiatori non vaccinati di entrare.

Secondo le fonti governative citati dai media, "Nolè potrà tornare in Australia per una sorta di interesse pubblico, avendo vinto il prestigioso torneo dello Slam per nove volte". Una decisione che ha già scatenato nuove polemiche.

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