"Ho battuto il mio mito". Chi è Luca Nardi, il baby talento che ha eliminato Djokovic

Il tennis italiano è ancora protagonista a Indian Wells con la vittoria di Luca Nardi contro Djokovic. Grazie a questa impresa il ventenne talento di Pesaro entrerà nei top 100

"Ho battuto il mio mito". Chi è Luca Nardi, il baby talento che ha eliminato Djokovic
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"Penso che prima di questa notte nessuno mi conoscesse". Luca Nardi se la gode dopo l'impresa firmata a Indian Wells, dove ha eliminato al terzo turno il numero uno del mondo, Novak Djokovic. Per il 20enne pesarese è solo la sua quinta vittoria in un match del circuito maggiore. Un "vero miracolo", lo ha definito lo stesso Nardi, che poi ha proseguito così: "Spero che il pubblico abbia apprezzato lo spettacolo. Sono super contento di questa partita. Alla fine non so come sono riuscito a tenere duro. Penso sia stato un miracolo, perché sono un ragazzo di 20 anni, fuori dai primi cento al mondo, che è riuscito a battere Novak. È pazzesco".

Reduce dalle Next Gen ATP Finals di novembre, era stato ripescato nel tabellone di Indian Wells come 'lucky loser', approdando direttamente al secondo turno, grazie al forfait dell'argentino Etcheverry. Dopo aver battuto il cinese Zhang Zhizhen, numero 50, contro Djokovic ha sfoggiato un tennis aggressivo e preciso. E dopo un primo set ben controllato ha reagito al ko nel secondo tornando a dominare nel terzo. Agli ottavi Nardi troverà il tennista di casa, Tommy Paul, numero 17 del mondo. Un avversario ostico sul cemento californiano ma è chiaro che dopo la vittoria di oggi, nessun sogno può essere precluso.

Chi è Luca Nardi

Vent’anni, di Pesaro. Luca Nardi è attualmente numero 123 del ranking ATP e si appresta a entrare nella top 100. Allenato dall'ex tennista Giorgio Galimberti. Preferisce le superfici veloci e il cemento. Il suo colpo migliore è il rovescio bimane. Ha uno stile di gioco molto aggressivo con tante variazioni di colpi. Ama il padel. Nel calcio tifa Napoli, per via del padre, notaio, napoletano di origine. Gli piacciono anche volley e basket con una preferenza per LeBron James. Ovviamente tifa Valentino Rossi.

Nella sua città ha iniziato a giocare a tennis con il fratello Niccoló, più grande di 7 anni. Che avesse doti importanti per la racchetta lo si è capito già a 14 anni quando è diventato il più giovane di sempre a conquistare punti ATP. Al Corriere Adriatico, raccontò all'epoca:"Non me l’aspettavo ma quando ho visto che potevo starci ho cominciato a crederci partita dopo partita. Il sogno? Partecipare al Wimbledon e vincere un torneo del Grande Slam".

I primi passi nel tennis che conta sono subito incoraggianti. Dopo aver vinto il prestigioso torneo giovanile Les Petit AS, sia in singolare che in doppio, battendo anche Holger Rune, ecco il debutto nel professionismo nel 2018. Qui è iniziato un lungo peregrinaggio, tra tornei ITF e Challenger, con tanti successi all’attivo. Nel maggio 2022 arriva la gioia della partecipazione agli Internazionali d’Italia, con cui ha inizio la sua avventura nel circuito ATP.

Nell’ottobre 2022 arriva la prima vittoria nel circuito maggiore ad Astana contro Shevchenko. Nel 2023 sono arrivate la quarta e la quinta vittoria in un Challenger, in Portogallo e in Giappone. Ma anche la pesante sconfitta nel Masters 1000 di Montecarlo al secondo turno contro Musetti con un doppio 6-0. Un durissimo colpo.

E ora eccoci all’exploit dopo un inizio di stagione con la mancata qualificazione agli Australian Open e la finale persa al Challenger di Chennai. A Indian Wells il suo cammino sembrava essersi interrotto con la sconfitta nell’ultimo turno di qualificazioni, e invece ecco il ripescaggio come 'lucky loser', che lo proietta nel tabellone principale. Il resto è storia: le vittorie con il cinese Zhang e poi quella con Djokovic, un’impresa eccezionale, compiuta contro il suo idolo.

"Penso che sia una delle migliori esperienze che un ragazzo possa vivere, soprattutto per un giovane come me. Sì, ho una foto di Djokovic nella mia stanza, quindi potete immaginare per me quanto tutto questo possa essere emozionante. Mi piace come Novak riesce a muoversi in campo. È un giocatore molto dinamico ed elastico.

Adoro la sua mentalità, l’essere sempre duro e cercare di restare concentrato e non lasciare che l’avversario veda come si sente o cosa pensa" ha confessato il talento azzurro.

Con questa vittoria sfonda, finalmente, il tabù dei top 100. Obbiettivo che cercava da tempo. Virtualmente è n. 95, adesso. Comunque vada è il giorno più bello della sua vita tennistica.

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