Tredici partite, 102 giorni: forse non è il caso di annoverare questi numeri nell’albo d’oro di Jannik Sinner, ma la vittoria in quattro set contro Tristan Schoolkate al secondo turno degli Australian Open (4-6, 6-4, 6-1, 6-3) segna un specie di record che sicuramente l’australiano potrà ricordare. È stato lui, insomma, a riuscire a rubare un set al numero uno del mondo, e questo non accadeva dallo scorso 6 ottobre, quando il Fenomeno italiano sconfisse al Master1000 di Shanghai l’argentino Tomas Martin Etcheverry (che sarebbe dovuto essere il prossimo avversario di Jannik, ma è stato sconfitto un po’ a sorpresa dall’americano Giron). Tre mesi e (quasi) e mezzo per vedere dunque il re del ranking in difficoltà.
Perché, infatti, il match del secondo turno ha presentato un ostacolo imprevedibile, visto che Schoolkate, come a volte capita nei primi turni degli Slam, ha sparato subito le sue cartucce disorientando per un po’ Jannik. Che, finito tutto, ha poi analizzato con la solita lucidità quanto accaduto: "In ogni torneo c'è sempre qualcuno che entra in campo e gioca un gran tennis. In uno Slam ogni turno è difficile, non do mai niente per scontato. Ho avuto un po' di difficoltà col vento, sicuramente posso migliorare. Ho avuto comunque la possibilità di giocare in sessione serale sulla Rod Laver Arena ed è un onore".
Di certo il campo più bello di Melbourne può essere un alleato per i giocatori che hanno più esperienza, soprattutto in giornale come quella di oggi in cui il vento ha sparigliato un po’ le carte, e soprattutto le palline: "È sempre meglio giocare qui che sui campi laterali, ancora più esposti. Essere campione in carica in uno Slam è una sensazione diversa: la prendo come una possibilità per provare a ripetermi. Cerchiamo col team di vivere giorno per giorno. So che posso esprimere un tennis migliore, mi auguro di riuscire a mostrarlo e di giocare ancora un gran torneo. A prossimo turno voglio alzare l’asticella".
Ovvero appunto contro Marcos Giron, 31enne americano numero 46 del mondo: “Ci ho giocato a Shanghai, ricordo una sfida difficilissima, molto lunga e fisica. È solido, un ottimo giocatore, ma io devo guardare solo a me stesso”. Come sempre, d’altronde- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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