Sta facendo il giro del web e dei social un video postato per la prima volta su Tik Tok che ritrae una scena consueta sui campi da tennis ma con un particolare degno di nota: il palcoscenico è quello degli Australian Open dove Novak Djokovic stava dispuntando la sua gara del secondo turno contro il francese Enzo Couacaud poi vinta in 4 set. Agli occhi dei tifosi e degli smartphone, però, non è sfuggita la borraccia con tanto di pizzino che il team serbo ha consegnato al tennista durante una pausa di gioco.
Cos'è il coaching
Chi conosce i protagonisti avrà riconosciuto nel breve filmato amatoriale il supervisor dei tornei maschili dell’Atp, Gerry Armstrong, al quale il team dei preparatori di Djokovic, dal proprio box, hanno consegnato l'oggetto che è stato prontamente consegnato a Djokovic: si vede Armstrong che, dopo uno sguardo e due fugaci parole con l'arbitro, ha ottenuto l'ok per consegnare la borraccia inviata dagli uomini del serbo che siedevano nella parte opposta del campo. A quel punto, dopo una veloce shakerata alla borraccia, l'unico elemento su cui Nole poggia i suoi occhi è un piccolo bigliettino: cosa ci sarà mai stato scritto? Impossibile saperlo ma ha catturato l'attenzione più del liquido.
In gergo, si chiama "coaching" tutto ciò che la panchina di un tennista può dire durante un incontro al proprio uomo a patto che ci si trovi nella stessa parte di campo, altrimenti sono permessi soltanto segnali gestuali e non grida, urla o quant'altro.
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Cosa rischia Djokovic
Ebbene, quanto è accaduto non rientra in nessuna delle postille del regolamento: i gesti a distanza non ci sono stati, lo staff non si trovava nella stessa zona del tennista ma è stato consegnato un messaggio inviato dalla parte opposta del campo. Anche se da quest'anno il regolamento generale si è ammorbidito, non c'è un punto specifico che parla riguardo ai "pizzini": è così che quest'episodio (lo sapremo nei prossimi giorni) potrà non comportare alcuna conseguenza ma potrebbe anche diventare un precedente con conseguenze tutte da decifrare. È logico che non si tratta di nulla di grave o illecito (altrimenti sarebbe già stato vietato dal regolamento) ma è sicuramente qualcosa su cui si sta discutendo molto sui social e tra gli addetti ai lavori.
Nonostante alcuni problemi alla gamba, dopo la vittoria contro il padrone di casa Alex De Minaur che ha fatto arrivare Djoko ai quarti di finale, il numero uno al mondo si è dimostrato fiducioso e convinto delle proprie possibilità.
"Una settimana fa non pensavo davvero al titolo, ma solo a essere in una condizione sufficiente per giocare il prossimo incontro. Ora ho diversi motivi per credere di poter andare fino in fondo, a partire dall'esperienza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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