Sinner e il caso Clostebol: ecco quando potrebbe arrivare la sentenza

Fino a metà febbraio Sinner potrà difendere i titoli vinti lo scorso anno e scendere regolarmente in campo: il caso Clostebol sarà discusso successivamente. Ecco cosa potrebbe accadere secondo il calendario del Tas di Losanna

Sinner e il caso Clostebol: ecco quando potrebbe arrivare la sentenza
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Jannik Sinner inizierà la nuova stagione agonistica, 2025, senza conoscere ancora la sentenza definitiva del Tas di Losanna che deve pronunciarsi in merito al ricorso della Wada sul caso di positività al Clostebol: ricordiamo che il numero uno al mondo in un primo momento era stato assolto da una contaminazione irrisoria e accidentale dallo stesso Tribunale Arbitrale dello Sport mentre l'Agenzia Mondiale Antidoping ha presentato ricorso contro questa decisione.

Il calendario del Tas

Di sicuro, fino all'11 febbraio 2025 non ci saranno sorprese: lo dice il calendario pubblicato dall'organo con sede in Svizzera che non ha fissato, fino a quella data, l'udienza in cui si pronuncerà per Sinner. Questo significa che il campione altoatesino che ha appena concluso una stagione straordinaria vincendo Atp Finals e Coppa Davis con gli altri azzurri dell'Ital tennis di Volandri potrà difendere uno dei più importanti titoli stagionali, lo Slam degli Australian Open in programma a gennaio (dal 12 al 26) e potrebbe presentarsi serenamente anche ai nastri di partenza degli Atp 500 di Rotterdam che si giocheranno prima dell'11 febbraio.

Cosa può succedere

A questo punto la pronuncia del Tas potrebbe arrivare a marzo, in primavera, quando i tennisti solitamente si trasferiscono negli Stati Uniti per i tornei sul cemento come Indian Wells che prenderà il via il 5 marzo. Si tratta soltanto di ipotesi, al momento, così come quale sarà il responso definitivo. La Wada, pur accettando la versione di Sinner sullo svolgimento dei fatti (la contaminazione accidentale causata dall'ex fisioterapista Giacomo Naldi) cercherà di dimostrare che Jannik sia stato comunque colpevole di negligenza. Il suo team di legali è già a lavoro per contestare questa ipotesi e sarà un collegio composto da tre membri a giudicare i fatti: uno sarà scelto dall'accusa, un altro dalla difesa e il terzo (che fungerà da presidente) dovrà essere scelto o di comune accordo dai primi due oppure dallo stesso Tas.

Come ribadito più volte, la difesa cercherà non solo di dimostrare la totale estraneità dei fatti di Sinner la cui notizia è piombata come un fulmine a ciel sereno ma verrà sottolineata la "totale assenza di dolo o negligenza" in una vicenda in cui non ha potuto trarre alcun beneficio da una sostanza trovata in forma infinitesimale

nel suo corpo e causata da una persona contaminata perché si era curato una ferita (Naldi). È apparsa subito molto discutibile, infatti, la scelta della Wada che ha deciso di rigettare la chiusura del caso da parte del Tas.

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