"Sono andata oltre i miei limiti". L'impresa di Martina Trevisan agli Us Open

In preda ai crampi nel terzo set, la tennista fiorentina vince una battaglia epica al super tie-break contro la kazaka Putintseva. Adesso affronterà la ceca Vondrousova

"Sono andata oltre i miei limiti". L'impresa di Martina Trevisan agli Us Open
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Chiamarla sorpresa è forse troppo, perché Martina Trevisan ci ha da sempre abituato a grandi imprese, dentro e fuori dal campo. Questa arriva di cuore e d'orgoglio, di passione e tenacia, come solo lei sai fare. La 29enne mancina (n.58 WTA), ribalta una partita incredibile, superando 06 76 76 la kazaka Yulia Putintseva (n.78), al primo turno degli Us Open.

Una autentica battaglia di tre ore e 20 minuti, vinta dall'azzurra eroica a resettare tutto dopo un primo set perso malissimo e a lottare più di nervi che di gambe contro i crampi accusati nel terzo parziale. Il prossimo impegno sarà ancora più duro, contro la campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova, numero 9 del mondo, che non ha mai incontrato in carriera.

La partita

Il primo set è un monologo di Putintseva che non lascia neanche un game a Trevisan. Dopo meno di 25 minuti, il parziale recita 24 punti a 6 per la kazaka, con l’italiana che concede be16 errori non forzati. Arriva la reazione d'orgoglio dell'azzurra che vince - e anche a zero - il primo game della sua partita in apertura di secondo set e che poi strappa il servizio a Putintseva. La kazaka si riporta subito sul 2-2. Poi nel quinto game conquista tre palle break, ma Trevisan rimonta una situazione che sembrava compromessa.

Nel game successivo poi, si riprende nuovamente il break, salendo sul 4-2. Putintseva torna sotto e si porta sul 4-4, salvando la palla break che avrebbe portato l’italiana a servire per il set. Sul 5-5 tocca invece a Trevisan salvare tre palle break che avrebbero mandato la kazaka a servire per chiudere la partita. Il tiebreak è l'epilogo più logico di un set molto nervoso: ad aggiudicarselo è Trevisan per 7 punti a 0.

La kazaka va in confusione totale e Trevisan si prende un break di vantaggio anche in apertura di terzo set e sale sul 2-0 annullando una palla per il controbreak. Sul più bello, però, l’italiana accusa un principio di crampi e perde quattro game di fila. Sotto 2-4, Trevisan resta in partita più di nervi che di gambe e completa nuovamente l’aggancio sul 4-4. Si procede punto a punto e sul 5-5, Trevisan mette a segno un break di puro cuore con cui ha la possibilità di servire per chiudere una partita diventata epopea. L’italiana, però, non riesce a procurarsi match point e subisce un amaro controbreak: si deciderà tutto al super tie-break decisivo.

Nel super tie-break succede di tutto. Trevisan scappa via sul 3-0, ma viene riagganciata e superata prima sul 4-3, poi sul 6-5 e servizio Putintseva. La kazaka restituisce il favore e con un doppio fallo manda Trevisan sul 7-6 e servizio, ma l’italiana spreca tutto con un errore di dritto a rete e un rovescio lungolinea lungo di poco. Si torna sull’8-7 e servizio Putintseva, ma Trevisan si supera prima con un vincente di dritto, poi inventandosi una "veronica" per andare a match point. Chiude così una battaglia epica tra le lacrime di gioia.

"Sono andata oltre i miei limiti, ho sentito i crampi da inizio terzo set - le sue parole dopo il match -, ho vinto una battaglia contro il mio fisico e la mia avversaria.

La cosa importante è il cuore, una delle cose che mi caratterizza. Ho cercato di dare tutto, quando ho sentito i crampi ho cercato di lasciarmi andare. Sono contentissima". Contro Vondrousova, servirà un'altra impresa.

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