Il talento di Jannik Sinner non conosce più confini

La Storia si fa in 84 minuti, quando Jannik Sinner vede uscire l’ultimo colpo dell’avversario per diventare il primo tennista italiano a diventare Maestro

Il talento di Jannik Sinner non conosce più confini
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La Storia si fa in 84 minuti, quando Jannik Sinner vede uscire l’ultimo colpo dell’avversario per diventare il primo tennista italiano a diventare Maestro. La settantesima vittoria dell’anno aggiunge record su record, con il 6-4, 6-4 su Taylor Fritz che resterà negli annali delle Atp Finals forse come uno dei punteggi più inesorabili.

Il talento di Sinner, insomma, non conosce più confini, accompagnato dalla certezza di essere il migliore, dalla capacità di superare le difficoltà della partita facendo sempre la cosa giusta. Accade nel primo set, quando nel fatale settimo game Fritz salva tre palle break ma poi resta incantato dalla smorzata dell’italiano che segna lo strappo decisivo. E quando sul 4-5 l’americano potrebbe riequilibrare il punteggio, Jannik tira fuori il servizio migliore per chiudere il set.

La storia poi si ripete nel secondo parziale: Fritz cerca di restare aggrappato alla sua battuta, ma non trova spazio quando deve rispondere. Sul 2-2 la storia si ripete, Taylor si demoralizza, Jannik morde ogni centimetro del campo intorno le righe e costringe l’avversario all’errore. È il countdown verso il successo, che Sinner accoglie con le braccia alzate e con un abbraccio al team e al papà, e a Torino è apoteosi. “E’ una cosa fantastica vincere qui in Italia: un anno fa avevo perso in finale, ho cercato di fare tesoro di quella partita per essere pronto. Giocare con questi grandi campioni mi aiutato ad alzare il livello”.

L’ultimo grande successo di un italiano in patria risale a Panatta a Roma nel 1976, poi sono qualche Atp 250. E la vittoria di Sinner si somma all’annuncio del presidente Atp Gaudenzi che le Finals resteranno in Italia per altri 5 anni dal 2026 al 2030. “Faremo diventare ancora più grande questa manifestazione - ha detto un emozionato Angelo Binaghi, presidente della Federtennis – siamo un grande Paese”. Probabilmente il torneo resterà a Torino ancora fino al 2027. col passaggio poi a Milano che potrà mettere a disposizione il nuovo PalaItalia olimpico che garantisce circa quattromila posti in più (e quindi un incasso ancora migliore).

“Caro Taylor sei sulla strada giusta, continua così, hai fatto tanti progressi – ha detto poi Sinner all’avversario già battuto a New York, prima di salutare anche Carlos Bernades, l’arbitro della match che va in pensione -. E grazie al mio team, il lavoro non finirà mai ma siamo felici di questo successo, di terminare così la stagione Atp a Torino.

Sono contento che il torneo resterà in Italia: il pubblico è stato incredibile, il tifo di solito inizia alla prima partita ma io sono arrivato qui una settimana prima e sono stato subito accolto alla grande. Ci vediamo l’anno prossimo, spero”. Lo speriamo tutti.

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