Il ritiro di Camila Giorgi continua ad essere avvolto nel mistero. La tennista azzurra ha appeso la fatidica racchetta al chiodo nel completo silenzio, senza lasciare traccia di sé.
Di fatto l'annuncio è arrivato indirettamente dalla lista dell'Itia (International Tennis Integrity Agency) dove il suo nome compare (con data 7 maggio) tra i giocatori ritirati. L'ultima traccia lasciata da Camila è una storia su Instagram di un giorno fa in abitino di pizzo scollato con roselline applicate. Poi il silenzio assoluto. La Wta l'ha cercata per un commento, trovando telefoni staccati (il suo, quello del padre Sergio, quelli dei fratelli Leandro e Amadeus). Ma invano.
Nel frattempo è arrivata l'indiscrezione del Corriere della Sera, che porterebbe alla soluzione del caso. Ebbene Camila Giorgi sarebbe ricercata dal fisco. Nei giorni scorsi membri della Guardia di Finanza l'avrebbero cercata per notificarle una serie di documenti relativi ad accertamenti che hanno dato esito positivo (nel senso che sono risultate pendenze nei suoi confronti) ma nulla. Non è stato possibile notificarle alcunché.
Risulta anche, dalle indagini condotte dalla Procura di Firenze nei suoi confronti, che tutta la famiglia abbia un curriculum altrettanto problematico sotto il profilo delle dichiarazioni dei redditi. Non risultano presentate le dichiarazioni annuali insomma. Giorgi viene da una famiglia con papà argentino (il suo allenatore e mentore) e mamma italiana, artista e stilista. È lei che ha disegnato i completini tra il sexy e lo chic con cui Camila si distingueva in campo.
La vicenda quindi non avrebbe nulla a che fare col doping, o almeno così al momento pare. L'ex giocatrice ha dichiarato il ritiro alla Tennis Integrity Agency proprio per evitare di risultare assente a eventuali controlli. I tennisti professionisti, infatti, hanno l’obbligo di compilare i famosi whereabouts, ovvero comunicare i luoghi di permanenza per essere reperibili in caso di controlli antidoping. Non risultano controlli mancati né positività a suo carico.
Ma non solo. Camila dovrà comparire davanti al gip di Vicenza il prossimo 16 luglio quando è stata fissata la prima udienza preliminare dell'inchiesta sui falsi vaccini Covid.
Potrebbe dunque rischiare il processo dopo che, lo scorso marzo, il pm veneto Gianni Pipeschi aveva chiesto il rinvio a giudizio per 21 indagati, tra cui la cantautrice Madame e la sportiva accusate di falso ideologico per aver chiesto di ottenere il green pass senza aver prima effettuato la vaccinazione.Il sospetto reale è che abbia lasciato l’Europa per trasferirsi negli Stati Uniti. Probabilmente il modo più semplice per lasciarsi alle spalle tutto. Certo è che ha lasciato dietro di sé molti misteri.
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