"Attacco di alto profilo". A Berlino sventato attentato Isis contro l'ambasciata israeliana

Il blitz della polizia tedesca è avvenuto ieri sera poco lontano da Berlino. La soffiata sul 28enne di origini libiche è arrivata da un'intelligence straniera

"Attacco di alto profilo". A Berlino sventato attentato Isis contro l'ambasciata israeliana
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Pianificava un attacco all'ambasciata israeliana a Berlino, il cittadino libico sospettato di appartenere all'Isis, arrestato vicino a Berlino. "Si dice che abbia pianificato un attacco all'ambasciata israeliana a Berlino", ha riferito un portavoce dell'ufficio del procuratore federale tedesco. Lo Spiegel riferisce che l'uomo ha 28 anni ed è stato identificato solo come Omar A.

Il blitz a Bernau

I commando della polizia tedesca, nella serata di ieri, hanno fatto irruzione in un appartamento a Bernau, a nord della capitale, in seguito a una soffiata di un'agenzia di intelligence straniera, nonostante l'uomo non era stato inserito in nessuna lista di controllo in Germania. Gli investigatori sono ancora alla ricerca di prove contro il sospetto terrorista. Per questo motivo sono stati confiscati diversi telefoni cellulari e dispositivi di archiviazione dati. Anche alcune auto sono state perquisite.

L'ambasciatore di Israele a Berlino, Ron Prosor, ha ringraziato le autorità tedesche per aver "garantito la sicurezza della nostra ambasciata" in un messaggio su X. "L'antisemitismo musulmano non si limita alla retorica odiosa, ma alimenta il terrorismo globale", ha scritto. "Il personale dell'ambasciata israeliana è particolarmente a rischio perchè è in prima linea nella diplomazia". All'inizio di settembre, la polizia di Monaco ha ucciso a colpi d'arma da fuoco un giovane austriaco noto per i suoi legami con l'islamismo radicale, dopo che quest'ultimo aveva aperto il fuoco contro il consolato israeliano e contro la polizia. Dall'inizio di ottobre 2023, in Germania la polizia ha registrato più di 3.200 crimini motivati ​​dall'antisemitismo, circa il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

I piani del terrorista

Nei piani del giovane terrorista vi era un attacco di alto profilo: comparirà in giornata davanti alla Corte di giustizia federale di Karlsruhe con l'accusa di voler sferrare un "attacco di alto profilo con armi da fuoco contro l'ambasciata israeliana a Berlino". E "per pianificare l'attacco ha scambiato informazioni con un componente dell'Is su una chat di messaggistica". La notizia del caso è stata inizialmente diffusa dal quotidiano Bild, che ha riferito che un'unità di polizia d'élite pesantemente armata ha fatto irruzione nell'appartamento del sospettato a Bernau e che, in relazione al caso, la polizia ha fatto irruzione anche in un appartamento nella cittadina di Sankt Augustin, nella Germania occidentale.

Al momento, però, non è ancora il legame tra le due operazioni: a Sankt Augustin, dove l'uomo ha dei familiari, sono stati intervistati solo i testimoni e sono state raccolte le possibili prove. Il Ministro degli Interni del Nord Reno Westafalia, Herbert Reul ha dichiarato alla Build: “La sicurezza delle istituzioni ebraiche ha la massima priorità. L'accesso di oggi è stato un successo - ma allo stesso tempo un avvertimento alle persone che vogliono minacciare la vita ebraica in Germania: Siamo sulle vostre tracce!”.

Chi è Omar A.

Gli agenti dell'antiterrorismo avevano intercettato messaggi in cui si discuteva di esplosivi. Il libico avrebbe quindi voluto attaccare la missione diplomatica israeliana nella capitale, anche se non è ancora chiaro se con armi o esplosivi. Allo stesso tempo c'erano indizi che il sospettato terrorista volesse fuggire dopo l'attentato presso lo zio a St. Augustin e poi fuggire all'estero. Non è ancora chiaro se lo zio ne fosse a conoscenza; secondo il procuratore generale federale non è considerato un imputato, ma piuttosto un testimone. La stampa tedesca riferisce voci secondo cui l'uomo sarebbe entrato in Germania nel novembre 2022.

Ha presentato domanda di asilo nel gennaio 2023, ma solo otto mesi dopo, il 28 settembre 2023, la sua richiesta è stata respinta e sarebbe stato deportato in Libia. Cosa sia accaduto dopo e perché l'uomo fosse ancora in Germania resta ancora da chiarire.

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