Theodore, l'ultimo pilota che bombardò Hiroshima: "Lo rifarei anche subito"

Era il navigatore dell'Enola Gay quando il 6 agosto di 65 anni fu sganciata la prima delle due atomiche che uccise all'istante 130mila persone, inaugurando l'era nucleare: "Se non avessimo portato a termine la missione - spiega - la guerra sarebbe durata in eterno"

Theodore Van Kirk, il navigatore della Enola Gay
Theodore Van Kirk, il navigatore della Enola Gay

Theodore Van Kirk era il navigatore a bordo di Enola Gay, il bombardiere che il 6 agosto di 65 anni fa gettò la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima. Unico membro dell'equipaggio ancora in vita, dodici uomini in tutto, ha spiegato al quotidiano britannico «The Guardian» come, se si ritrovasse nelle «stesse circostanze», non avrebbe problemi a gettarla di nuovo. «Ero orgoglioso di essere a bordo di Enola Gay. La guerra è finita il 14 agosto. Non so quando sarebbe finita se non avessimo gettato le bombe atomiche», ha affermato. E quando la bomba è esplosa, ha pensato alle migliaia di persone che in quel momento sarebbero morte? «Quei pensieri li fai prima - ha risposto Van Kirk, che all'epoca aveva 24 anni e aveva già partecipato a 50 raid in Europa e in nord Africa - ti rendevi conto di questo quando stavi bombardando la Francia occupata, l'Africa; lo sapevi che quando gettavi bombe da un aereo molte persone a terra sarebbero state colpite gravemente».

E ha aggiunto: «Se non riuscivi ad affrontarlo, come aviatore non valevi niente. Dovevi separare queste cose nella tua testa altrimenti non eri in grado di farlo. Non potevi fare quel lavoro. Tibbets e Ferebee, il comandante ed il bombardiere di Enola Gay, ed io siamo sempre stati d'accordo su questo: il volere degli Stati Uniti in quel momento era che noi lascioassimo cadere la bomba atomica su Hiroshima». L'Enola Gay (B-29-45-MO, numero di serie 44-86292, victor number 82) venne assegnato al 393º squadrone bombardieri, 509º Gruppo Composito dell'USAF, e volò la missione del 6 agosto partendo da Tinian, una grande isola con diverse basi aeree USAF nell'arcipelago delle Isole Marianne. L'aereo era uno dei quindici B-29 con l'ultima modifica «Silverplate», necessaria a sganciare ordigni atomici. Fu chiamato Enola Gay come la madre del comandante Paul W. Tibbets jr, Enola Gay Tibbets che doveva quel nome all'eroina di un romanzo. la prima bomba atomica ad essere utilizzata in un conflitto militare, esplose ad un'altitudine di 576 metri con una potenza pari a 12.500 tonnellate di TNT. Provocò: circa 130.000 morti, 180 mila persone sfollate.

Nel 2002 gli hibakusha, i colpiti dalle radiazioni del fallout nucleare, nonostante i 57 anni trascorsi, erano 285.000. Van Kirk, ora 89enne, ha un ultimo appunto da consegnare: «Non ho mai trovato un modo di combattere una guerra senza uccidere la gente. Se lo scoprite, fatemelo sapere...».

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