Ticket Atm a 2,20 euro. La demagogia green pagata da chi va in tram

Il centrodestra attacca: «Rialzo vergognoso» Monguzzi (Pd): «Decisione inaccettabile»

Ticket Atm a 2,20 euro. La demagogia green pagata da  chi va in tram

Scatta lunedì l'aumento del ticket Atm. Sale così a 2,20 euro il costo del biglietto singolo valido per viaggiare a Milano e in tutti i comuni compresi nella zona tariffaria Mi3 per 90 minuti. Anche il carnet da dieci corse sale da 18 euro a 19,50 euro, il giornaliero da 7 a 7,60 euro e il biglietto valido per tre giorni da 12 a 13 euro. Non subiranno alcuna variazione gli abbonamenti mensile e annuale: rimane a 39 euro quello ordinario mensile e a 330 euro quello ordinario annuale. I biglietti acquistati con la vecchia tariffa saranno validi per 60 giorni dopo l'entrata in vigore dell'adeguamento tariffario, quindi fino al 10 marzo 2023.
La ripresa delle scuole e delle attività lavorative si apre quindi con la prima stangata, meno evidente ma già in vigore dal 1 del mese invece l'adeguamento Istat dei servizi funebri e cimiteriali: il coefficiente è pari a 1,110 e gli aumenti varieranno da pochi euro a stangate da mille a 10mila euro a seconda dei servizi funebri e cimiteriali richiesti. La «sorpresa» maggiore per chi ha bambini riguarda i servizi educativi e scolastici comunali, le cui tariffe nel 2023 vedranno un incremento medio dell'8,07 per cento rapportato alle tabelle Istat - Foi, così le rette per sezioni primavera e nidi, per i centri estivi e i soggiorni nelle case vacanza, per il pre e post scuola della primaria e per i servizi integrativi all'infanzia.

A proposito dell'aumento delle trasporto pubblico locale il terzo nel giro di 11 anni, da quando cioè governa il centrosinistra a Milano, che ha fatto lievitare il costo del ticket da 1 euro nel 2011 ai 2,20 euro attuali, martedì il candidato di Pd e 5Stelle Pierfrancesco Majorino ha accusato la Regione. Ieri Silvia Scurati consigliere regionale della Lega e membro della commissione Trasporti al Pirellone ha parlato di «un comportamento che si commenta da solo e dimostra l'inadeguatezza del candidato Pd. Debiti e poi tasse: ecco la sinistra che vuole cambiare la Lombardia. Se il Pd mette ancora le mani nelle tasche dei lombardi non è colpa della Regione ma dell'incapacità del Comune di chiudere il bilancio. Regione Lombardia ricorda Scurati investe più di 415 milioni l'anno per il Tpl di Milano, sui 624 disponibili per l'intero territorio, con un'infinità di servizi e di sconti importanti per tutte le fasce delle fragilità sociali».

Per Marco Bestetti, candidato in Regione per Fdi «Majorino in grande difficoltà, attribuisce tutti i mali del mondo alla Regione ma sappiamo bene che l'aumento è stato deciso dal Comune di Milano, come dimostra anche la scelta della data da cui fra decorrere l'aumento. Oltre a criticare l'ennesimo aumento, noi come partito di governo abbiamo offerto la nostra disponibilità a fare fronte comune su Milano per aprire un tavolo che riveda la ripartizione dei criteri del fondo nazionale dei trasporti fermo al 2010. Dal momento - continua Bestetti - che i criteri si basano sulla lunghezza dei chilometri di trasporto pubblico, e degli investimenti fatti in questi dieci anni rivendichiamo una diversa ripartizione del fondo a favore della nostra regione».

«L'ennesimo rincaro delle tariffe Atm voluto dalla giunta Sala è un vero e proprio accanimento nei confronti dei cittadini, già costretti a rinunciare alla macchina dopo i nuovi divieti di Area B. Una manovra a tenaglia che colpisce sia gli automobilisti che chi utilizza il trasporto pubblico, rendendo la vita impossibile a milioni di milanesi e pendolari» afferma Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Fi in Consiglio regionale. «Con la sinistra al governo di Milano in dieci anni il prezzo dei biglietti è più che raddoppiato, senza per questo impedire a Palazzo Marino di spremere i cittadini con due enormi ztl e migliaia di multe. È inaccettabile che i milanesi siano costretti a pagare per l'inefficienza del Comune, palesemente incapace di ricorrere a soluzioni alternative con il suo bilancio. Come Forza Italia - conclude Comazzi - ci batteremo in ogni sede per contrastare questa decisione vergognosa».

Ma la critica che fa più male al sindaco pseudo ambientalista Beppe Sala è quella tutta interna al centrosinistra con Carlo Monguzzi, presidente della commissione comunale Mobilità e capogruppo della lista Europa Verde Sala Sindaco commentando la decisione del sindaco di Bari di portare l'abbonamento ai mezzi pubblici a 20 euro, decisione bollata dal sindaco Sala come «demagogica».

«Si discute da anni se sia efficace la gratuità dei mezzi pubblici, e ognuno può avere il suo parere - commenta Monguzzi -. Ma stabilire che sia green aumentare il biglietto e che sia demagogico renderlo gratuito è francamente inaccettabile».

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