Tiscali, ricavi in salita ma le perdite restano

da Milano

Ennesima chiusura in rosso per Tiscali. La ex stella della new economy ha chiuso il 2005 con una perdita netta di 12,8 milioni di euro, in miglioramento comunque rispetto ai -134,2 milioni di euro del precedente esercizio. I ricavi sono stati di 736,2 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2004 (655,1 milioni), mentre l'ebitda è di 117,1 milioni di euro (+51%). «A fine dicembre 2005 - ha spiegato la società- il gruppo può contare su disponibilità liquide per 30 milioni, a fronte di una posizione finanziaria netta negativa per 290 milioni (420,1 milioni a fine dicembre 2004)». In relazione al prestito obbligazionario Equity Linked Bond di 209,5 milioni in scadenza nel prossimo settembre, Tiscali informa che «per il rimborso dello stesso sono attualmente disponibili 100 milioni derivanti dalla seconda tranche del finanziamento ottenuto dall’americana Silver Point Finance. Non si esclude comunque il ricorso ad altre operazioni di carattere finanziario che si riterranno opportune coerentemente con le scelte industriali di carattere strategico che verranno presentate al mercato nel nuovo piano industriale 2006-2008». La società ha comunicato inoltre di avere 4,7 milioni di utenti attivi. Di questi circa 1,85 milioni sono a banda larga e 360mila in unbundling, ossia non ricevono più la bolletta da Telecom Italia ma hanno solo Tiscali come fornitore di servizi telefonici.

Il primo mercato per la società sarda è il Regno Unito dove è presente Tiscali Uk che fattura il 44% dei ricavi totali. La quota dell’Italia sul totale è invece del 26%. La società è presente anche in Olanda, Germania e Repubblica ceca. Ieri in Borsa il titolo è sceso dello 0,26%.

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