Il Garda, un lago per tre regioni, Lombardia, Veneto e Trentino, ognuna con le sue bellezze e le sue gioie. Stasera la sponda bresciana, con una conferenza nella Sala dei Provveditori del Comune di Salò sul Lungolago Zanardelli 55, telefono 0365.296801, presenterà unantichissima e attualissima realtà: la Bassa Via del Garda, tra la stessa Salò e Limone del Garda. In macchina sono 34 km lungo la tortuosa via Gardesana che risale agli Anni Trenta, nulla se si pensa che i sentieri in quota, a 500/600 metri, erano percorsi già dagli Etruschi e poi dai Romani per recarsi in Trentino e nelle terre più a nord ancora.
Ancora non esiste un sito dedicato e bisogna armarsi di pazienza e buona volontà per mettere assieme tutte le informazioni utili, ma ne vale la pena anche perché è sempre unemozione in più scoprire una novità. Tutto merito della rivista AB, Atlante Bresciano, delle edizioni Grafo di San Zeno Naviglio in provincia di Brescia, 030.3542997, grafo.it. Lautunno scorso, per celebrare il suo 100° numero - il primo uscì nel 1984 - e la memoria di chi la fondò, Roberto Montagnoli, la Grafo pubblicò un numero speciale dedicato alla Bassia Via, tracciato intitolato allo stesso Montagnoli, morto nel 92. Il suo merito fu quello di «avere regalato al Garda la consapevolezza di una cultura profonda, di avere fatto riscoprire la peculiarità dellambiente, delleconomia e della gente». E AB si è sempre considerata una sorta di finestra aperta su una realtà di incredibile intensità e bellezza, in fondo oggi poco valorizzata perché sono altri i sentieri percorsi dal turismo e dalle stesse popolazioni che abitano la costa occidentale.
Il lavoro è stato lo spunto perché i sette comuni compresi tra Salò e Limone (sette con Gardone, Toscolano-Maderno, Gargnano, Tignale e Tremosine, otto quando si sconfinerà in Trentino per via di Riva) si attivassero per ripristinare seriamente la via che va percorsa a piedi, un sentiero che rientra nel parco dellAlto Garda Bresciano che ha sede a Gargnano, 0365.71449, parcoaltogarda.net, con i vari paesi che, a loro volta, danno vita alla Riviera dei Limoni, 0365.791172, rivieradeilimoni.it.
E laccenno a Riva del Garda non è casuale. Come sottolinea l'assessore all'ambiente salodiano, Aurelio Nastuzzo, a cui si deve lincontro di questa sera, lambizione è di dare tali contenuti alla via da renderla una sorta di pellegrinaggio laico-naturalista. Le idee non mancano, come quella di istituire una Gardalonga a piedi dopo quella in canoa e barche a remi, prossimo appuntamento domenica 9 maggio, stessa data della Giornata nazionale della bicicletta (info fiab-onlus.it). Qualcosa come una tappa al mese, ben difficilmente lintero percorso in una sola giornata, troppo impegnativo, troppo da fachiri della fatica visto che si aggira attorno ai cento chilometri e certo non pianeggianti.
La Bassa Via è suddivisa in 5 tratti, in fondo comodi se si ha un po di fiato, una tappa al dì. La prima frazione nasce a Salò, presso la fermata delle autolinee del quartiere Carmine, e ha termine a Toscolano Maderno nei pressi del municipio dopo 5 ore e mezzo di cammino. La seconda tappa porta a Gargnano, sempre in cinque ore e mezza, puntando da Toscolano Maderno sulla Valle delle Cartiere e, quasi alla fine, alleremo di San Valentino, bianco, appoggiato alla roccia viva, romanticissimo anche se lavessero intitolato a santa Genoveffa. Terza tornata da Gargnano, imboccando la ciottolata via Crocefisso, fino a Tignale dopo circa 5 ore, anche se ci sono più punti di approdo come Gardola dopo 4 ore.
Con le due tappe conclusive si affrontano i tratti più impegnativi, rocce da vertigini tra Gardola e Prabione (90 minuti) e poi da lì a Voltino dopo almeno 6 ore. Ci sono punti che emozionano, come il santuario di Monte Castello o il panorama su Malcesine e il monte Baldo. Voltino-Tremosine-Limone è la tappa finale, 4 ore, con tanto di «Cima Coppi», il punto più elevato del percorso, i 917 metri della vetta del monte Bestone.
Come ricordato dai redattori di AB, si tratta di «un cammino attraverso la natura e la storia del Garda: il lungo itinerario escursionistico (quasi cento chilometri) che collega Salò a Limone, tracciato a fine anni Novanta su iniziativa dellAzienda Regionale delle Foreste, unisce la costa alla rete di strade e sentieri dellentroterra e permette di entrare in contatto con una straordinaria varietà di paesaggi. Uliveti e boschi, limonaie e leccete, ondulate colline e impervi dirupi rocciosi si alternano a ogni tappa. I piccoli borghi di mezza montagna guardano spesso a panorami mozzafiato e i paesi della Riviera accolgono i visitatori con il loro intramontabile fascino».
A meno di non attrezzarsi con un amico lasciando una vettura allarrivo e tornando con una seconda al punto di partenza, finita ciascuna passeggiata si può tornare al punto di partenza in corriera o battello. Lopzione più suggestiva è quella di prendersi una settimana intera per camminare tutta la via, dormendo in agriturismi in quota o alberghi sul lungolago.
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